⦿ Ultim'ora

Draghi annuncia: “stato emergenza terminerà il 31 marzo, non ci sarà proroga e fine graduale Green pass rafforzato”

“Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”


A fare l’annuncio tanto atteso da milioni di italiani, è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa dal palco del Teatro del Maggio Musicale fiorentino, durante il quale ha spiegato che l’Italia non sarà più divisa per colori, che non saranno obbligatorie le mascherine all’aperto così come le Ffp2 in classe e non sarà necessaria nessuna quarantena per i contatti dei positivi.

La notizia non arriva inattesa, le fibrillazione all’interno del Consiglio dei Ministri degli ultimi giorni e le votazioni in dissenso alla maggioranza della Lega, che proprio su questi temi ha dato battaglia, evidentemente hanno avuto il loro effetto e l’annuncio di oggi che di fatto inaugura un cambio di fase importante, anche se non detto ufficialmente, servono al premier a raffreddare il clima all’interno della maggioranza anche in vista del voto di conferma dell’ultimo decreto che l’8 marzo prossimo il senato dovrà ratificare. Sempre che Matteo Salvini si “accontenti” della “fine graduale” del super green pass.

Il premier poi ha aggiunto che “ il governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese”.

Oltre alla fine dello stato di emergenza, il governo è intenzionato a eliminare, ma gradualmente l’obbligo del Super Green pass: “Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, – ha affermato Draghi – a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli, ma continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto”.

Con la fine dello stato di emergenza, che ha consentito di varare Dpcm e decreti in emergenza senza consultare il Parlamento, dovrebbe essere chiusa anche la struttura del CTS, Comitato Tecnico Scientifico e quella del generale Figliuolo.