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Elezioni Russia: il mondo si congratula con Putin tranne Stati Uniti e parte dell’Europa

Il trionfo di Vladimir Putin nelle elezioni presidenziali russe rende ancora più evidente le divergenze tra  parte dell’Occidente e il resto del mondo

Gli Stati Uniti  a capofila di parte  dell’Occidente si rifiutano di congratularsi con il leader del Cremlino bollando la consultazione come “non libera”, mentre dal resto del mondo arrivano messaggi di auguri.

Putin intanto si gode la vittoria è con uno sfarzo d’altri tempi ha festeggiato sulla Piazza Rossa a Mosca con un concerto dedicato al decimo anniversario della riunificazione della Crimea alla Russia. Il leader del Cremlino, riporta Ria Novosti, ha affermato che la Crimea “non è solo un territorio strategicamente importante, ma sono soprattutto le persone ad essere l’orgoglio del Paese”. “Non si sono mai si sono divisi con la Russia e questo è ciò che ha permesso alla Crimea di ritornare nella nostra famiglia comune”, ha concluso Putin che è andato all’evento insieme ai suoi tre avversari sconfitti nelle elezioni: “Hanno approcci diversi per raggiungere gli obiettivi nazionali, ma abbiamo un’unica patria”.

Uno smacco a Stati Uniti, Nato e parte dell’Europa, che hanno reagito come belve ferite, certo si aspettavano la rielezione di Putin , ma non questi numeri. Sono quindi partiti i messaggi per denigrare una vittoria dai numeri strabilianti, a partire dal presidente americano Joe Biden, che ha definito la consultazione “Né libera né democratica”, seguita da quella dell’Alto rappresentate della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, che ha bollato le elezioni come basate sulla “repressione” e “illegali” a causa, in primis, del voto nei territori ucraini annessi da Mosca. Borrell però non ha parlato per tutta l’Europa, va da se che Paesi come L’Ungheria di Orban o la Slovacchia di Fico, sono strafelici del successo di Putin, solo citare i due casi più emblematici.

Dal resto del mondo invece sono arrivate congratulazioni:  Cina, India, Brasile, Turchia, Venezuela, Corea del Nord, Iran, Emirati Arabi e Palestina, solo per citarne alcuni, ma che danno bene l’idea di come la Russia non sia isolata come l’Occidente vorrebbe far credere.

Pechino si è detta fiduciosa che la “partnership strategica” con Mosca “continuerà a svilupparsi” mentre il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha sottolineato la necessità di “un ulteriore ampliamento” delle relazioni bilaterali. Ancora più entusiaste le dichiarazione di Kim Jong Un. Il leader di Pyongyang ha affermato che i due Paesi svilupperanno una cooperazione strategtica “eterna” basata sull’idea comune dell’ “indipendenza antimperialista”. Messaggi di congratulazione dall’India, Paese che fa parte dei Brics ma allo stesso tempo ha fitti rapporti con l’Occidente, e dall’Autorità nazionale palestinese. Nella fattispecie il presidente Mahmoud Abbas si è detto “orgoglioso per le relazioni di amicizia e solidarietà che uniscono i due Paesi e popoli”, e ha espresso il suo “grande apprezzamento per il sostegno della Russia ai diritti del popolo palestinese”.

Anche il principe ereditario e leader di fatto dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman, ha telefonato a Vladimir Putin congratulandosi con lui per la rielezione alla presidenza della Russia. “Il principe – come riportal’agenzia Tass – si è congratulato cordialmente con Putin per la sua convincente vittoria”. Il presidente russo, a sua volta, ha fatto gli auguri a Mohammad per il mese di Ramadan, chiedendo di estenderli al re Salman e al popolo saudita.