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ELEZIONI COMUNALI. Ecco come si vota e quali sono le regole


Al fine di meglio far comprendere ai lettori quali sono i nuovi meccanismi giuridico-elettorali che regoleranno il voto alle prossime elezioni Comunali, abbiamo deciso di redigere un articolo che possa spiegarlo.

Le prossime elezioni a Sciacca si svolgeranno domenica 11 giugno – e non riguarderanno solo la città termale ma anche altri 1004 Comuni, di cui 128 siciliani, e coinvolgeranno complessivamente circa dieci milioni di cittadini. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo domenica 25 giugno.

Nei Comuni con più di 15.000 abitanti – come Sciacca, che ne conta poco più di 40.000 – si vota sempre con una sola scheda, sulla quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di Sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi:

1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato;

2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la doppia preferenza di genere; tale possibilità, consente di esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati consiglieri di sesso diverso – un maschio e una femmina – e appartenenti alla stessa lista; inoltre è possibile il “voto disgiunto”, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata;

3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

A Sciacca – come in tutti i comuni con più di 15.000 abitanti – sarà eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiungesse tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva – 25 giugno – per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti, dando così luogo al ballottaggio.

In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata – maggiore cifra elettorale – e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età – gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio. Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Per stabilire la composizione del Consiglio si terrà conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.