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Esercitazione NATO in Sardegna contro “possibile invasione”: 3000 militari e 700 mezzi corazzati sul terreno

“Noble Jump 2023”, ovvero “nobile salto”, questo il nome dell’operazione militare congiunta tra otto paesi della Nato, che inizierà ufficialmente tra 48 ore in Sardegna, nella quale saranno impegnati 3000 soldati e 700 mezzi militari, per salvare l’isola dall’invasione nemica

Carri Leopard 2 tedeschi in Sardegna in questi giorni

La notizia è stata pubblicata dalla testata “unionesarda”. La Sardegna non è nuova a prestare il suo suolo ad esercitazioni militari, ma questa appare imponente rispetto alle precedenti, suscitando di conseguenza pensieri non positivi sulle reali motivazioni dell’operazione. Sull’Isola le principali strade saranno bloccate da colonne di blindati e carri armati della Nato, con l’obiettivo di simulare un soccorso congiunto degli alleati in una ipotetica invasione.

La data esatta di questa esercitazione militare è “Top secret”, ma la Prefettura di Cagliari ha diramato un comunicato il quale annuncia un dispiegamento bellico imponente in tutta la Sardegna che va da oggi 27 aprile fino al 14 maggio. Durante questo periodo è previsto lo schieramento sul terreno di forze alleate provenienti da diversi Paesi quali: Germania, Olanda, Lettonia, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia e Lussemburgo, con a seguito circa 3 mila uomini e 700 mezzi, che utilizzeranno gli aeroporti e porti della regione, in primis quelli di Elmas, Decimomannu e Cagliari. Le aree interessate dall’esercitazione saranno i poligoni di Quirra e di Capo Teulada, la base aerea di Decimomannu e il sito di Alghero.

La Prefettura inoltre rassicura la popolazione, garentendo che “saranno condotte nel pieno rispetto delle norme di protezione previste per la popolazione e l’ambiente e verranno adottate tutte le misure necessarie per la salvaguardia e la tutela ambientale delle aree in cui le attività si concentrano”. Ovviamente nemmeno un rigo sul disastro ambientale sull’intero poligono di Teulada, che queste esercitazioni “a fuoco”, con bombe, missili e armi di ogni genere ineviatbilmente produranno.

I piani di “lavoro” non sono stati resi noti, ma secondo le fonti dell’ Unionesarda, la “scaletta” della Nato prevede il rapido convergere di ogni genere di mezzi e uomini nel punto prescelto dagli alleati per lo sbarco, previsto da nord a sud, negli aeroporti di Cagliari-Elmas, Decimomannu e Alghero, nei porti di Cagliari, dal molo Ichnusa al Terminal container, sino a Olbia, passando per quello di Sant’Antioco. Uno sbarco concentrico di tremila uomini e ben settecento blindati e mezzi da guerra.

Previste anche l’arrivo di navi cariche di armi e munizioni che da giorni navigano dal nord Europa verso la Sardegna, ma con tempi d’intervento che l’Unionesarsa definisce “decisamente biblici”, nel caso dovessero davvero prestare soccorso ad un alleato. L’esempio di questa lentezza è la nave ro-ro “Ark Germania”, della potentissima Dfds, battente bandiera danese, arrivata ieri mattina nel Porto Canale di Cagliari, ma salpata il 17 aprile scorso da Emden, nord della Germania, Bassa Sassonia, che per “salvare” la Sardegna distante 6.000 km dall’attacco nemico, ci ha messo ben 7 giorni di navigazione. Se davvero qualcuno avesse attaccato l’isola, in una settimana ne avrebbe preso possesso.

Ma non ci sono solo i lati negativi, i tedeschi, anche se lenti, sono arrivati in porto con i Leopard 2 A7V, ultima generazione di carri armati, i più potenti a disposizione, capaci di colpire un bersaglio (spiagge, mare e tratti magnifici di costa) fino a 5 chilometri di distanza. I nuovi tank tedeschi sono dotati di nuove telecamere optroniche capaci di mirare e bombardare in piena notte. E proprio per consentire a questi bestioni di sparare in sicurezza, la Capitaneria di Porto di Cagliari hanno preannunciano ordinanze restrittive su gran parte della costa sud, davanti al poligono di Teulada, bombardamenti dalla mezzanotte sino alle 23.59, in teoria un minuto di tregua al giorno, sino alla fine delle “ostilità”, prevista per il 14 maggio.

Il carico della nave arrivata ieri a Cagliari dalla Germania potrebbe, però, rappresentare per i tedeschi molto di più che un’esercitazione. Ricordate la trama del noto film con l’indimenticabile Alberto Sordi “Finché c’è guerra c’è speranza”? Il messaggio del film era chiaro: con la guerra c’è chi si arricchisce. Secondo fonti ben informate infatti, ci sarebbe una trattativa in atto tra le forze armate italiane che vorrebbero acquistare ben 250 carri armati modello Leopard 2A7, ritenuto il miglior carro armato al mondo dai tedeschi, che costerebbero, supporto logistico compreso, intorno agli 8 miliardi di euro e si sa , quale migliore occasione di un’esercitazione, con relativa esibizione-dimostrazione, per testare questi mezzi in un teatro di guerra simulato, come la Sardegna.