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Governo va sotto sullo scostamento di bilancio: bocciato il Def per 6 voti e scatta l’applauso delle opposizioni

La Camera ha respinto la relazione del governo per il ricorso all’indebitamento, 195 i voti di cui 19 no e 105 astenuti. Il risultato è stato accolto dall’applauso delle opposizioni

La Camera dei deputati nel pomeriggio di oggi, ha respinto la risoluzione proposta dalla maggioranza che autorizza lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. I voti sono stati 195 con 19 no e 105 astenuti. Per l’approvazione, infatti, è richiesta la maggioranza assoluta, pari a 201 voti. Alle forze di governo sono mancati sei voti ed hanno pesato le molte assenze. Con questo voto le risorse per il decreto lavoro potrebbero non bastare. Domani alle 14 ci sarà nuovo voto in Senato. L’esito del voto è stato accolto dalle opposizioni con un lungo applauso.

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana dopo la bocciatura dello scostamento di bilancio collegato al Def, ha convocato la Conferenza dei capigruppo della Camera per valutare come procedere con i lavori dell’Aula.

Subito dopo è stato convocato anche il Consiglio dei Ministri, che su proposta del Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato una nuova Relazione al Parlamento ai sensi dell’art.6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Restano – secondo quanto si apprende – confermati i saldi di finanza pubblica già riportati dal Documento di economia e finanza 2023, mentre la nuova relazione sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il 1 maggio.