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Ex Province. Stop elezioni a febbraio si voterà a luglio… con possibile ritorno alle elezioni dei cittadini


Lo avevamo annunciato in – questo articolo – ora c’è l’accordo: bloccate le elezioni di febbraio, per eleggere i vertici delle ex Province, se ne riparlerà il 30 luglio, ma potrebbero essere elezioni dirette e non indirette.

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L’ARS sulla questione era in fibrillazione, il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia, aveva presentato un disegno di legge che punta a modificare la riforma che ha abolito l’elezione diretta nelle ex Province ora Liberi consorzi per ripristinarli e la proposta, pare abbia un largo consenso bipartizan. Quì articolo

Il problema era sorto a causa delle attuali norme, con le quali nelle ex provincie siciliane, ora città metropolitane, si rischia di votare due volte in 4 mesi e così in Forza Italia, è ritornata l’idea di tornare alle elezioni dirette.

Oggi a Sala D’Ercole, in commissione Affari istituzionali, si è raggiunto un accordo: il governo per arginare il caos, aveva proposto lo stop solo a Palermo portando al voto tutte le altre ex Province il 26 febbraio, poi invece si arrivati allo stop totale, rinviando il voto al 30 luglio, cioè a dopo le amministrative.

Però non è tutto, infatti la maggioranza tratterà con Roma un via libera politico al ritorno all’elezione diretta, eliminando l’elezione di secondo livello, cioè quella fatta da sindaci e consiglieri comunali del territorio.

Il ritorno alle elezioni con voto dei cittadini, è l’ultimo passo per ripristinare di fatto le ex Province abolite nel 2013, visto che confini e funzioni sono già tornate quelle di un tempo. E su questo fronte maggioranza e opposizione hanno trovato un ampio accordo… come avevamo previsto.