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Faraone insiste: C’è bisogno di un renziano alla Regione


Davide Faraone a Catania presenta il suo libro che parla della Sicilia. Il titolo: “Sottosopra”, non per fare i gufi, ma non è di buon auspicio.

Infatti in molti ricorderanno che “Sottosopra”, solo pochi mesi fa, fu usato come slogan dalla sinistra siciliana alternativa al PD, per costruire un nuovo soggetto che ne aggregasse le varie anime. Progetto – come si è visto – fallito.

Il libro comunque è stata solo un occasione, infatti, a pochi giorni dalla conclusione della Leopolda sicula, Faraone torna sullo stesso concetto: “C’è bisogno di un renziano alla Regione”.

Quindi rispondendo alle domande sulle prossime elezioni regionali il sottosegretario usa lo stesso refren: “Ce n’è bisogno. Ma soprattutto occorre che quel sentimento che ha animato il governo Renzi abbia un protagonismo anche qui in Sicilia. L’ho detto l’altra volta e lo ripeto adesso : la prossima volta toccherà a uno di noi”.

Poi aggiunge: “Bisognerebbe fare quello che si sta facendo a livello nazionale, ma qui con più coraggio perché continuiamo a vivere con un meccanismo di governo della Regione che è proiettato ad una società del passato, che tra l’altro era anche sbagliata, che aveva contato e puntato tutto sull’assistenzialismo e sull’assistenza da parte del governo nazionale: allora era la Cassa del Mezzogiorno oggi sono i fondi comunitari. Noi dobbiamo rendere produttivo ciò che prima era assistito. Questa è la vera rivoluzione”.

Qualcuno però gli fa notare che le anime del Pd in Sicilia sono due, come in tutta Italia , qui Farone stizzito puntualizza con il piglio tipico del giglio magico: “Il Pd è uno solo ed è quello di Renzi! E’ quello che ha raggiunto una percentuale del 40 per cento alle Europee e che punta a sfondarla per vincere le prossime elezioni nazionali. Chi pensa ad un Pd vecchio, pensa ad essere sconfitto sempre, marginale ed un po’ inutile per questa società. Noi vogliamo vincere in Sicilia per cambiare”.

A sentire le sue dichiarazioni, si ha l’impressione, che Faraone, come del resto tutti i renziani, abbiano perso il contatto con il mondo reale. I sonori fischi e gli insulti, visibili su decine di video sul web, rivolti a Renzi nelle sue ultime uscite, fanno presagire che il vento sia cambiato in tutta Italia e ancor di più dovrebbe essere in Sicilia, dove il movimento 5 stelle era già abbastanza forte, prima ancora di questa deriva renziana.