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Gaza, ennesima strage israeliana: trovati 210 corpi di  palestinesi in una fossa comune vicino l’ospedale Nasser a Khan Younis

L’ennesima strage dell’esercito israeliano. I corpi di 210 palestinesi tra cui donne e bambini sono stati trovati dai servizi di emergenza palestinesi in una fossa comune presso il complesso medico Nasser nella città di Khan Younis, nel sud di Gaza

Loha riferito l’emittente Al Jazeera. I corpi, tra cui donne anziane e bambini, sono stati scoperti nel cortile dell’ospedale durante il fine settimana, sottolinea l’emittente. Il 7 aprile, le truppe israeliane si sono ritirate dalla città dopo che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che le forze di difesa israeliane hanno eliminato il movimento palestinese Hamas come struttura militare sul posto.

“La terribile notizia del massacro e della sepoltura di massa di centinaia di persone nelle vicinanze dell’ospedale Nasser ha stupito il mondo intero”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, sottolineando che “il regime israeliano e i suoi sostenitori sono responsabili di tali crimini£.

“I crimini ripetuti, organizzati ed estesi del regime sionista contro il popolo di Gaza sono chiari esempi di genocidio e crimini di guerra, ed è responsabilità della comunità internazionale e degli organismi internazionali trattare con i responsabili e i leader di tali crimini”, ha aggiunto, citato dalla Tv di Stato.

Secondo il Guardian, che cita l’ Ap, quest’area funeraria dell’ospedale Nasser è stata costruita quando le forze israeliane assediavano la struttura il mese scorso. In quella fase non si potevano seppellire i morti in un cimitero: sono quindi state scavate fosse nel cortile dell’ospedale, ha detto la protezione civile. Altre sono state uccise quando le forze israeliane hanno fatto irruzione nell’ospedale, sempre il mese scorso, hanno detto queste fonti. Dopo che i militari si sono ritirati da Khan Yunis all’inizio di questo mese, i residenti sono tornati sul posto alla ricerca dei corpi dei loro cari con l’obiettivo di seppellirli in tombe permanenti altrove.