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Irlanda in quarta ondata Covid: restrizioni e rischio lockdown con 92% vaccinati


Il vaccino non ha fatto la “magia” che si aspettava: il Covid continua a mordere forte e malgrado il 92% degli over 18 sia vaccinato in Irlanda, dallo scorso mercoledì si è dovuti tornare al coprifuoco e alle restrizioni: puntare dunque su mascherine e distanziamento pare ancora la migliore soluzione

In Irlanda torna prepotente il terrore Covid e quindi sono tornate anche le restrizioni: chiunque sia stato in contatto con un positivo dovrà rimanere per cinque giorni in quarantena, anche se vaccinato. Da giovedì 18 novembre scorso, sono tornati in vigore gli orari di chiusura anticipati alle 23:30 per pub, ristoranti e locali; mentre i lavoratori hanno ricominciato lo smart working.

Quella di Micheál Martin, capo del Governo di Dublino, è stata una scelta obbligata: un nuovo picco di contagi si è abbattuto sull’Irlanda, nonostante il 92% della popolazione vaccinabile abbia già ricevuto entrambe le dosi (il 75,6% della popolazione totale). Negli ultimi giorni, addirittura, la contea di Waterford – dove il 99,5% dei maggiorenni è doppiamente immunizzato – ha registrato i dati peggiori del Paese e anche tra i peggiori del mondo come incidenza dei contagi, con picchi di 1.300 contagi su 100mila persone.

Una situazione che, inutile negarlo, fa tremare l’Italia e l’Europa: in Irlanda il 92% della popolazione sopra i 18 anni  è vaccinata, ovvero 75,6% di quella totale – l’Italia è al momento “ferma” al 72,7%. Una dimostrazione ultima di come il Coronavirus resti ancora una minaccia, nonostante i vaccini, che per quanto possano essere utili, non arginano il problema pandemia che oltre ad essere catastrofe sanitaria è anche catastrofe economica. Con il ministro della Salute irlandese, Stephen Donnelly, che ha dichiarato: “nessuno può affermare che presto non si tornerà ad un blocco totale” come durante la prima e la seconda ondata. Oggi stesso si è tornati a parlare di Lockdown natalizio. Insomma, stessa situazione di quando non c’erano i vaccini, almeno dal punto di vista economico e sociale.

I dati dell’Irlanda parlano da soli e non hanno bisogno di interpreti: oggi ci sono stati 4,181 nuovi casi nel Paese con 668 ricoveri ospedalieri e 125 terapie intensive: in due settimane i ricoveri in terapia intensiva sono saliti di circa il 40% e i posti letto si stanno esaurendo. Unica nota “positiva” è che pare che i morti siano molti meno rispetto al passato autunno/inverno, attribuendo il merito di questo ai vaccini; è tuttavia evidente che un dato simile potrà essere calcolato con certezza soltanto ad inverno passato, non certo adesso.