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La CGIL sulle Terme di Sciacca: la Regione ha fatto un “regalo” avvelenato al sindaco Valenti


Massimo Raso, Segr. CGIL agrigento, Franco Colletti, Segr. CGIL Zona Sciacca e Franco Castronovo Segr. Gen. FILCAMS, intervegono sulla irrisolta questione delle Terme di Sciacca con una nota che pubblichiamo integralmente.

Questa nostra Organizzazione, – scrivono i tre segretari – ai vari livelli, ha sempre tenuto alto il livello di attenzione e di sollecitazione sulla “questione TERME”, fino alla proposizione di un esposto denuncia rimasto, purtroppo, senza alcun seguito giudiziario.

Nei mesi scorsi, (a pochi giorni dale Comunali) quando, a nostro aviso del tutto inopinatamente, l’allora Governo della Regione ha messo in campo questo teatrino della “ consegna dei beni termali v Regione al Comune di Sciacca”, siamo stati tra i pochissimi a non avere esultato beccandoci qualche critica e qualche incomprensione.

Abbiamo detto allora: “Noi non vorremmo davvero che dopo aver sperimentato 18 anni di errori e “tentativi a vuoto” da parte della Regione, si debba inaugurare adesso la stagione dei tentativi del Comune che non potranno che essere ugualmente fallimentari.

Non ci convinceremo mai che il Comune avrà maggiore capacità e fortuna della Regione nella ricerca, selezione e scelta di un partner privato per gestire questo immenso patrimonio!

Quello di oggi rischia di essere un “regalo” avvelenato e, al punto in cui siamo, sarebbe stato più saggio aspettare la nomina del nuovo Governo della Regione e ridiscutere del rilancio del settore termale siciliano”.

Di questo siamo ancor più convinti adesso! Dopo che abbiamo visti passare invano tutti questi mesi! La Sindaco Valenti rinunci al “regalo” e pretenda che la Regione che ha gli strumenti, i mezzi e l’apparato per farlo proceda, senza ulteriori indugi, a pubblicare quel “bando di gara internazionale” per la scelta di un partner privato cui affidare la gestione delle Terme.

A Noi Cittadini, a Noi Città, non serve poter dire “quei beni sono nostri” serve molto di più poter dire “quei beni sono aperti! Le Terme funzionano e sono ritornate a dare occupazione e sviluppo!

Usciamo da questa “ubriacatura” proprietaria e cominciamo a pretendere dal nuovo Governo Regionale (che peraltro conosce il problema perché l’Avv .Armao ha già avuto modo di occuparsene) che faccia fino in fondo la propria parte!

E la Città non stia solo a guardare e ad aspettare!

La CGIL lancia un appello a tutte le altre forze sociali, economiche e politiche affinchè insieme si possano costruire momenti pubblici a sostegno di questa esigenza: pretendiamo la riapertura delle Terme!