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Licata. Eccidio di cani: una decina di randagi uccisi con polpette avvelenate


A Licata qualcuno sta emulando i terribili fatti di Sciacca e non passa giorno che non si verificano ritrovamenti di cani morti per avvelenamento

Immagine di repertorio

Dopo i casi di avvelenamento avvenuti qualche giorno fa a Villaggio Agricolo, via Palma e Corso Argentina a Licata, l‘ultima strage in ordine temporale è accaduta a Mollarella. 

Nella zona infatti stazionavano un gruppo di cani randagi accuditi quotidianamente da un gruppo di volontarie, che andate sul posto come ogni giorno per portare da mangiare, si sono trovati davanti una vera e propria mattanza: nelle adiacenze di un terreno, una decina di randagi, tra cui una madre con diversi cuccioli, erano riversi al suolo privi di vita con evidenti segni di avvelenamento.

La tecnica usata è stata sempre la stessa, hanno lasciato sul terreno delle esche, ovvero polpette piene di veleno e i poveri animali li hanno mangiate, trovando una morte atroce e dolorosa.

Le associazioni animaliste stanno protestando con veemenza contro l’amministrazione, a cui chiedono maggiori controlli e aiuti, ma la situazione sembra fuori controllo.