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Limoni fino a 5 euro al Kg e tre persone ne rubano 210 Kili: arrestati dai carabinieri


I limoni hanno raggiunto prezzi esorbitanti, nei mercati si trovano dai 3 ai 5 euro al kilo e così qualcuno ha pensato che valesse la pena di rubarli. Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Roccalumera (ME) in flagrante, per furto aggravato in concorso di 210 chili di limoni.

Si tratta di tre pregiudicati messinesi: Santo Napoli (primo in foto, da sinistra), 53 anni; Alfredo Tinaglia (secondo in foto), 36enne, e Gionatan Tripodo (terzo in foto), di 28 anni, che intorno alle 3 e mezza del mattino di ieri, sono stati beccati da una pattuglia dei carabinieri, lungo la S.P. 28 , all’altezza di un terreno coltivato ad agrumi.

I militari hanno notato un auto sospetta parcheggiata e hanno deciso di controllarla. A bordo del mezzo vi era un uomo – identificato poi in Alfredo Tinaglia – che non è stato in grado di fornire spiegazioni convincenti per giustificare la presenza di circa 60 kg di limoni trovati nel bagagliaio della sua auto.

Insospettiti dalla circostanza, i carabinieri hanno subito chiamato i rinforzi e, insieme con altre pattuglie di Roccalumera e Alì Terme, hanno circondato l’intera area, per poi effettuare un minuzioso “rastrellamento” dell’agrumeto alla ricerca di ulteriori elementi ed eventuali complici.

Scoperti in questa fase anche Napoli e Tripodo, che avendo intuito di essere stati scoperti, si sono nascosti tra la vegetazione, sperando di farla franca. Una volta trovati, i due malfattori hanno provato ad approfittare della luce notturna per darsi alla fuga a piedi ma sono stati prontamente bloccati.

Nel corso dell’ispezione dei luoghi, sono stati trovati altri 150 chili di limoni, già asportati dalle piante e riposti all’interno di alcuni sacchi di iuta, che gli arrestati stavano caricando in auto prima dell’arrivo dei carabinieri.

Tutta la refurtiva, per un complessivo di circa 210 chili di limoni di pregiata qualità, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. I tre pregiudicati, invece, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa del tiro direttissimo che avrà luogo nella mattinata di oggi.