Su una cosa concordiamo con Renzi: se la Sicilia non cresce è per colpa di una classe politica non all’altezza.
Evidentemente si informa così poco della nostra isola da non sapere nemmeno che l’azionista di maggioranza del governo del nulla in Sicilia è il suo Pd”.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars commenta l’ennesima visita di Renzi in Sicilia per raccattare voti per salvare la faccia al suo esecutivo.
“I fischi, gli scioperi e le contestazioni che accolgono Renzi praticamente ovunque – dicono i parlamentari – testimoniano ormai senza ombra di dubbio che il pifferaio magico non incanta più nessuno. Gli 80 euro e le finte inaugurazioni in pompa magna non funzionano più.
Anziché venire a chiedere i voti ai siciliani dia loro quello che gli spetta in termini di entrate fiscali. I finanziamenti di 500 milioni di euro che sventola come una enorme concessione alla Sicilia sono somme già dei siciliani. L’unica vera novità nel futuro dell’isola è forse il pedaggio che arriverà sulle autostrade non a pagamento”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.