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Mandracchia alla riscosso: ‘Carnevale usato come strumento elettorale, ma la prossima amministrazione dovrà aumentare la TARI per forza’


“Al Comune di Sciacca succede di tutto, nei corridoi circolano delibere con i nominativi di impiegati autorizzati agli straordinari per il carnevale”.

“Niente di strano, intendiamoci. Se non fosse però l’aspetto “allegorico”, ossia che i nomi cambiano e gli atti vengono ripetutamente modificati. Anche il Carnevale è uno strumento elettorale, lo avevamo compreso da tempo”.

A fare questa grave denuncia è oggi il consigliere al civico consesso saccense Paolo Mandracchia.

“Anche il viadotto Cansalamone rientra nella casistica. – afferma sicuro Mandracchia – Infatti proporremo la modifica del nome, e potremmo così ribattezzarlo “viadotto elettorale” con tanto di inaugurazione con fascia tricolore e bagliori dei flash.

C’è però un obbligo di legge, e qui capiremo se anche per questa annualità la Giunta Di Paola adotterà qualche altro stratagemma come quello che ha legato il bilancio 2016 al Carnevale 2017 rinviando al prossimo Sindaco l’onere di spiegare alla Città quanto sarà costata la Tari 2016 e quella 2017.

Durante i lavori consiliari del 7 febbraio, l’Amministrazione ha dichiarato che quello sarebbe stato l’ultimo Bilancio predisposto dalla Giunta Di Paola. Se ciò accadrà potremmo dire che avevano già programmato che non avrebbero predisposto né il bilancio 2017, né quello pluriennale.

Intanto va ribadito ancora una volta che nel 2016 non potevano essere istituiti nuovi tributi. E, per quelli già in vigore, erano tassativamente esclusi gli aumenti di aliquote e tariffe. L’unica tassa locale suscettibile di aumento era ed è la TARI. (legge di Stabilità 2016)

La legge impone ai comuni di approvare, congiuntamente al bilancio, aliquote e tariffe dei tributi locali, e i nostri amministratori non voglio aprire il coperchio, perché salterebbe fuori che quanto annunciato in questi anni non risponde al vero.

Il termine per l’approvazione del Bilancio 2017 è fissato dalla legge al 31 marzo 2017 e di conseguenza dovranno essere approvare le tariffe della tassa sui rifiuti elaborate in conformità al piano finanziario redatto dal soggetto gestore.

Considerato che la campagna elettorale è iniziata, – conclude Mandracchia – e che quella degli annunci sta per essere smascherata, crediamo che il Sindaco, gli assessori e la maggioranza che li sostengono preferiscano continuare nascondere la testa sotto i coriandoli, lasciando alla prossima Amministrazione l’onere di aumentare la TARI”.