Mangiacavallo non ci sta, le accuse rivoltegli dalla “sinistra di sinistra” di Fava, rappresentata a Sciacca dalla candidata all’Ars Tiziana Russo, proprio non le può sopportare: “Con Capodicasa dietro le spalle fate i verginelli, è ridicolo”.
L’onorevole all’Ars uscente Matteo Mangiacavallo non si è lasciato sfuggire l’occasione di replicare alle accuse rivoltegli dal comizio di Tiziana Russo, ieri sera dal palco di piazza Angelo Scandaliato davanti ad una folla di sostenitori del Movimento.
“Mi accusano e chiedono cosa io abbia fatto in 5 anni di legislatura, e tutti sanno bene cosa ho fatto io e ed il M5S all’apposizione di Crocetta, non come l’MDP Angelo Capodicasa dietro a Fava e Russo che Crocetta lo ha appoggiato”.
Una sferzata pesante quella di Mangiacavallo che costringe la “sinistra di sinistra” a fare i conti con sé stessa: Tiziana Russo è stata infatti la portavoce di Articolo 1- MDP già dalla sua fondazione a Sciacca e la stessa MDP già in fase costituente era rappresentata da Capodicasa in Sicilia e soprattutto in provincia.
Poi, sceso dal palco, Mangiacavallo dice ancora: “Capodicasa? Lo abbiamo già visto come amministratore regionale e come deputato, anche grazie a lui, non mi pare che la Sicilia versi in una bella situazione”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.