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Manovra: salta la norma sul Pos, reddito di cittadinanza ridotto a 7 mesi e pensioni minime a 600 euro per over 75

Giorgetti ieri sera alle 21.30, con tre giorni di ritardo presenta i contenuti della manovra e accusa il presidente della Camera Fontana per il probabile rischio dell’esercizio provvisorio. In aula è bagarre e le opposizioni abbandonano in attesa dei chiarimenti del Governo

L’approvazione della legge di bilancio difficilmente avverrà entro il 31 dicembre, con lo spettro dell’esercizio provvisorio che aleggia in Aula e questo a causa dei rapporti interni alla maggioranza. La presidenza della Camera infatti ha respinto il maxiemendamento che avrebbe dovuto correggere il testo della legge di bilancio ed ha preteso singoli testi emendativi, situazione che ha portato ai tre giorni di ritardo. Il testo qunque non arriverà in aula alla Camera domani come previsto, ma almeno il 23 e se la Camera lavora il 24-25-26, il testo arriverebbe al Senato il 27 per poi il 31 votarla e farla diventare legge. Ma i tempi sono strettissimi in giorni particolari e il rischio dell’esercizio provvisorio è davvero concreto.

Ma vediamo secondo le indiscrezioni  filtrate quello che sarà il testo da approvare.

Salta  norma sul Pos che inseriva un tetto minimo di 60 euro sotto il quale gli esercenti avrebbero potuto non accettare  pagamenti con la carte di credito. Marcia indietro figlia dei rilievi formulati nei giorni scorsi dalla Commissione Ue e precedentemente dalla Corte dei conti e l’ufficio parlamentare di Bilancio, facendo notare che la norma rischiava di essere in contrasto con gli obiettivi del Pnrr.

C’è invece l’innalzamento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75. Si anche al provvedimento che taglia ulteriormente il reddito di cittadinanza. Nel 2023 la misura introdotta dal M5S subirà per gli occupabili una riduzione da 8 a 7 mesi delle attuali mensilità. Inoltre il governo prevede di rivedere anche quanto previsto inizialmente sui pagamenti elettronici.

Infine il Bonus 110%. Le novità riguardano la proroga sulla presentazione della Cilas. “Viene recepita quella che è una volontà emersa in Commissione al Senato sul Dl Aiuti quater – annuncia Giorgetti – e viene inserita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%”.