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Migranti, Coronavirus. 154 a Lampedusa negli ultimi giorni: Virus in Libia, possibile fuga verso l’Italia


Il Covid-19 sta cominciando a diffondersi anche in Libia e con esso probabilmente la paura di esserne infettati e di doversi curare con la sanità libica: anche per questo adesso si rischiano decine di sbarchi

Per ben 13 giorni, dalla fine di febbraio all’11 marzo di sbarchi non ce n’era stato neppure uno. Complice, forse la paura del Coronavirus europeo, forse – si vocifera – la mancanza di ONG al largo della Libia.

La situazione è però destinata a cambiare, lo dimostrato i 154 migranti arrivati a Lampedusa nei giorni scorsi con diversi piccoli sbarchi. Il primo è avvenuto giorno 12 con 26 migranti su un barchino approdati a Lampedusa e messi in quarantena all’interno del Centro di accoglienza. Poi ne sono giunti altri 85 su tre diversi gommoni e stati traferiti all’alba dell’altroieri a Porto Empedocle, sistemati in un albergo della città. Ieri, gli ultimi 43 immigrati, sbarcati sull’isola in provincia di Agrigento nella notte fra venerdì e ieri, trasferiti anch’essi a Porto Empedocle.

Ma il quadro è probabilmente destinato a peggiorare ancora.

Con il Covid-19 che ha ormai raggiunto l’Africa ci sono almeno 15 stati toccati dal contagio, quasi tutti a causa di viaggiatori europei: Algeria, Egitto, Marocco, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Nigeria, Camerun, Togo, Ghana, Guinea, Gabon, Sudan, Kenya ed Etiopia.

A questa lista adesso va aggiunta la Libia, dove varie fonti riferiscono di almeno due casi di persone contagiate dal cornavirus. Inoltre, da altre fonti, le persone infette sarebbero molte di più, anche tra i migranti. Del resto il sistema sanitario libico non era ai livelli europei neppure al tempo di Gheddafi, ma dopo anni di guerre intestine per il potere che continuano fino ad oggi tra il Governo di Serraj ed il Generale Haftar, il sistema sanitario del Paese è più precario che mai. Ufficialmente la Libia non ha ancora dichiarato di avere casi conclamati di virus, ma sono già tre le persone ufficialmente poste in quarantena e con i sintomi del contagio, riferisce il locale “The Libya Observer”.

 Proprio dalla Libia arriva la notizia che ieri sera il Governo di Fayez Al-Sarraj avrebbe approvato un pacchetto di misure di sicurezza per combattere il coronavirus. I voli da e per la Libia sarebbero attualmente sospesi proprio a causa della pandemia. Inoltre, il Consiglio comunale di Tajoura, nell’ovest del Paese, ha annunciato la chiusura della scuole per due settimane per prevenzione.

Da questo quadro diventa chiaro che con il Covid-19 arrivato ormai anche in Africa potrebbero essere in molti a pensare di venire in Italia e in Europa, magari proprio nella speranza che in caso di contagio possano essere curati dalla avanzata sanità europea invece che da quella africana.

Un pericolo concreto, se si pensa che con il tempo in rapido miglioramento anche senza il soccorso delle ONG l’arrivo sulle coste italiane con il mediterraneo calmo è possibile anche per le carrette del mare, così come successo nei giorni scorsi a Lampedusa.