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Mosca riduce al 20% flusso gas alla Germania che ieri ha inviato i primi 2 dei 50 carri armati a Kiev: coincidenza?

I tedeschi inviano i primi due tank Gepard a Kiev e Gazprom annuncia che da domani mercoledì 27 luglio ridurrà al 20% le forniture di gas russo alla Germania attraverso il Nord Stream 1 per lavori di manutenzione

Una coincidenza? Nessuno può dirlo con certezza, ma per Berlino “non ci sono motivi tecnici per questo taglio” che nei fatti metterà in serie difficoltà tutta l’Europa. Gazprom dunque ha annunciato che a partire da domani, mercoledì 27 luglio, opererà una nuova riduzione dei flussi di gas russo alla Germania attraverso il Nord Stream 1.

l’azienda russa del gas ha annunciato che ridurrà al 20% le forniture per lavori di manutenzione a un’altra turbina della stazione di Portovaya. Con questo taglio la capacitò sarà ridotta da un massimo di 160 a 33 milioni di metri cubi al giorno. A giugno, il colosso energetico statale russo già aveva ridotto il volume a soli 67 milioni di metri cubi al giorno.

Subito la dichiarazione di Gazprom, il prezzo dei future sul gas ad Amsterdam, benchmark europeo del costo del metano, è schizzato in alto e sul listino olandese hanno segnato un rialzo del 10%, toccando i 176 euro al megawattora.

Dalla Germania, il Paese più penalizzato, fanno sapere che “non ci sono motivi tecnici per questo taglio”, non credendo di fatto alle dichiarazioni ufficiali di del colosso energetico russo, forse, ritenendo che si tratta di una ritorsione per i primi due tank Gepard che i tedeschi proprio in questi giorni hanno inviato all’Ucraina insieme alle munizioni.

Ad confermare l’invio in televisione è stato il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Resnikov, aggiungendo che del pacchetto di aiuti militari fanno parte anche decine di migliaia di munizioni. L’invio fa seguito a quanto dichiarato lo scorso aprile, nella riunione con gli omologhi degli Stati membri della Nato nella base aerea di Ramstein, la ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht: Berlino invierà 50 mezzi corazzati antiaerei Gepard all’Ucraina per consentirle di difendersi dalle minacce aeree. I veicoli, prodotti da Krauss-Maffei Wegmann, non risultano più nell’inventario delle forze armate tedesche, ma sono disponibili negli stock del produttore.

Si tratta di un mezzo corazzato dotato di due cannoni antiaerei da 35 millimetri che possono essere potenziati con missili antiaerei Stinger, il Gepard è un carro armato che è stato dismesso dall’esercito tedesco più di dieci anni fa, ma preciso e di facile utilizzo, utile nello scenario bellico ucraino.

Tutto ciò avviene mentre la Commissione europea discute – senza trovare l’accordo – sul piano di emergenza presentato il 20 luglio, che prevede il taglio (volontario ma con lo stato di emergenza diventa obbligatorio) dei consumi del 15% di gas dal primo agosto 2022 al 31 marzo 2023.

Il piano però non convince gli Stati membri, tra cui anche l’Italia e non sono bastate le deroghe presentate dalla Commissione europea nè le decine di ore di riunioni degli ambasciatori per arrivare a un accordo prima della riunione straordinaria dei ministri dell’Energia che si terrà oggi, ai quali spetterà il difficile compito di arrivare a un’approvazione in tempo per la scadenza del primo agosto (e prima della pausa estiva).