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Omicidio in stile mafioso. Commerciante di auto ucciso a colpi di “lupara”: 10 anni fa era stato assolto dall’accusa di omicidio


Un commerciante di auto di 48 anni, oggi, alle prime luci dell’alba, è stato ucciso nella campagna di sua proprietà con diversi colpi di fucile, forse a canne mozze.

È accaduto in contrada “Friddami” a 5 km circa da Barrafranca questa mattina intorno alle 6,30. Un commerciante d’auto usate, Filippo Giuseppe Marchì, 48 anni, sposato e padre di due figlie, titolare di salone auto che si trova in via Gen. Cannada, è stato ucciso con diversi colpi, pare di fucile a canne mozze, meglio noto come “lupara”.

Ad entrare in azione sarebbe stato un commando di tre uomini, armati di pistole e fucili a pallettoni, che hanno sorpreso il commerciante all’interno della sua campagna, intento a lavare la sua auto, freddandolo con diversi colpi. Poi sono fuggiti con la stessa macchina sulla quale erano arrivati.

A dare l’allarme, chiamando i carabinieri della locale stazione, sono state la moglie e una delle due figlie, dopo avere sentito i colpi di arma da fuoco.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il sostituto procuratore della Dda di Caltanissetta, Santi Roberto Condorelli.

Al momento gli inquirenti hanno reso noto soltanto che l’uomo è stato raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco, ma secondo indiscrezioni sarebbe stato appunto raggiunto da una o più rose di pallettoni sparati da almeno un fucile a canne mozze, anche se non ci sono conferme sul tipo di armi utilizzate.

Gli inquirenti per risalire agli assassini, scaveranno nel passato di Marchì, che dieci anni fa era stato assolto, sia in primo che in secondo grado, sentenza non impugnata dalla Procura, dall’accusa di avere assassinato nel 2001, l’imprenditore Afaresi, molto attivo nel settore movimento terra di Barrafranca. L’uomo era stato trovato privo di vita nella sua auto sulla provinciale Enna-Barrafranca, delitto tuttora irrisolto.

Gli investigatori, comunque indagano a 360 gradi, concentrandosi anche sulla sua attività di commerciante di auto usate, la maggior parte delle quali, provenienti dalla Germania. A Barrafranca infatti, la concorrenza in questo campo è notevole. Ma nulla al momento viene escluso, nemmeno il delitto di mafia, come le modalità dell’agguato fanno presupporre.