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Primo atto del nuovo governo: “Lampedusa porto sicuro” gli 84 della Ocean Viking sbarcano tutti


Il primo atto del nuovo governo, il “Conte bis”, è stato quello di dichiarare ufficialmente all’Europa che “Lampedusa è porto sicuro” ed ora gli 84 migranti della Ocean Viking saranno tutti sbarcati, con la “promessa” della redistribuzione

Il nuovo governo il giorno dopo il suo completamento e quindi l’entrata in funzione, come primo atto mostra il suo vero volto e tramite il nuovo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il Premier Conte, assegnano alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con 82 migranti a bordo, Lampedusa come porto sicuro. Adesso si sta valutando se fare attraccare la nave direttamente in porto o fare il trasporto dei migranti su motovedette della Guardia Costiera.

Chiaro fin dal primo giorno dunque l’atteggiamento che l’Italia intende assumere davanti ad ogni soccorso di migranti che da ora in avanti sarà effettuato dalle Ong davanti le coste libiche e che poi chiedono l’assegnazione di un porto sicuro: l’Italia è disponibile.

Il premier Conte si è affrettato a comunicare che gli sbarchi ci saranno solo dopo la ripartizione dei migranti a bordo, tra i Paesi europei. Sulla cartail 25% dovrebbero andare in Francia, un altro 25% in Germania e il resto rimanere in Italia, in attesa di altri paesi “volenterosi”. Ma al momento questa è solo una promessa senza alcun accordo programmato e scritto.

Ma appare chiaro che alla fine i migranti resteranno come sempre tutti in Italia, il meccanismo di redistribuzione infatti non è ancora definito, né nelle quote, ma soprattutto nei requisiti, Germania e Francia infatti, come sempre fatto in passato, accoglieranno solo i richiedenti asilo, ovvero quei pochi che hanno un regolare documento che dimostra il paese da cui provengono e dunque i migranti economici dovrebbero rimanere nei centri dei Paesi di primo approdo in attesa del rimpatrio .. cioè in Italia. I 78 migranti a bordo della Ocean Viking infatti, sono in prevalenza camerunensi e tunisini e saranno condotti nell’hotspot dell’isola.

La Viking è dunque la prima nave delle Ong alla quale l’Italia apre i suoi porti senza far ricorso al divieto di ingresso in acque territoriali previsto dal decreto sicurezza bis, che ricordiamo va notificato caso per caso, ma la strada è tracciata e la altre navi sono già pronte a fare la spola dalla Libia all’Italia.