⦿ Ultim'ora

Primo Ministro armeno Pashinyan: “Nessun armeno rimarrà nel Nagorno-Karabakh entro pochi giorni, è pulizia etnica”

Intanto l’autoproclamata repubblica separatista del Nagorno Karabakh ha annunciato oggi che scioglierà tutte le sue istituzioni a partire dall’1 gennaio 2024

Con un decreto emanato dal leader dell’enclave Samvel Chakhramanian, è stato annunciato lo scioglimento “di tutte le istituzioni e organizzazioni governative (…) il primo gennaio 2024” e che di conseguenza “la Repubblica del Nagorno Karabakh (Artsakh) cesserà di esistere”. Nel decreto è stato anche sottolineato che una volta conosciute le condizioni per il ritorno della regione sotto il controllo azero, gli abitanti e i rifugiati (la popolazione armena) potranno “prendere individualmente la decisione di rimanere o tornare nel Nagorno Karabakh”.

Un decisione che secondo il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan è scontata e drammatica: secondo lui, nei prossimi giorni non rimarrà più alcun abitante armeno nel Nagorno-Karabakh.  “Le analisi mostrano che nei prossimi giorni non ci saranno più armeni nel Nagorno-Karabakh. Si tratta di un atto diretto di pulizia etnica e di deportazione, di cui mettiamo in guardia la comunità internazionale da molto tempo“, ha detto in una conferenza stampa.

Intanto, secondo il vice primo ministro armeno Tigran Khachatryan, alle 7:00 di questa mattina ora di Roma, più di 66.000 persone sono arrivate in Armenia dal Nagorno-Karabakh, ovvero più della metà della popolazione della regione di 120.000 abitanti. A spingerli, la paura di essere presi di mira dalla repressione azera, nonostante le promesse di Baku di rispettarne i diritti. Secondo il governo armeno, già 11.000 rifugiati hanno ricevuto un alloggio.