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Randagismo. Musumeci incontra ass. animaliste: “scoperta l’acqua calda”


È durato circa due ore l’incontro di oggi tra il presidente della regione Nello Musumeci e le associazioni animaliste maggiormente rappresentative dell’isola.

L’incontro si è tenuto a Palazzo d’Orleans ed erano presenti l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, e i vertici dei Servizi veterinari. Il tema trattato, dopo le ultime vicende, in primis quelle di Sciacca, ma anche Licata e non solo, ovviamente è stato il randagismo nell’Isola e come arginarlo.

Dopo due ore di lavori e una ventina di interventi, si è arrivati alla “scoperta dell’acqua calda”. Siamo eccessivamente sarcastici? Beh! Valutate voi dopo avere letto le conclusioni a cui è arrivato il team di esperti.

“La legge regionale in vigore, la 15/2000, non deve essere modificata, ma solamente revisionata in qualche piccola parte e non siamo qui per cercare le responsabilità di qualcuno, ma solo per capire le cause di quanto sta succedendo”.  Questo il primo commento del presidente Musumeci, che poi ha chiesto la collaborazione di tutti per risolvere la problematica.

Ed alla fine, dopo gli interventi di tutti, si è arrivati alle conclusioni:

  1. tutti d’accordo nel confermare la bontà dell’attuale legge;
  2. necessità di procedere a una campagna massiccia di sterilizzazione degli animali;
  3. effettuare la microchippatura e un’anagrafe canina aggiornata;
  4. necessità di maggiori controlli nei canili e maggiore sensibilizzazione dei Comuni, moltissimi dei quali senza strutture adeguate e servizi veterinari.

Ed infine la “perla di saggezza” coclusiva del presidente: “Il canile deve essere una tappa, l’adozione, invece, la meta”.

Letto? Ecco, a noi è parso difficile trovare qualcosa di nuovo o che non fosse già stato detto da parecchi anni: le solite ricette trite e ritrite. Ma ricette che ad onore del vero sono le sole in grado di dare risposte e quindi la domanda è: c’era bisogno di questo incontro per dire ciò che già si sapeva?… A noi viene il dubbio che a pochi giorni dal voto, le “vittime” ovvero i cani, siano stai usati – ancora una volta – per scopi elettorali.