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Regionali. Il centrodestra candida Schifani, M5S litiga con il PD sul simbolo e De Luca “ride sotto i baffi”

Il centrodestra trova l’intesa su Renato Schifani che sarà candidato presidente, a sinistra il M5S rompe sul nome di Chinnici nel simbolo del PD, mentre Cateno De Luca presenta la sua lista e guardando gli avversari ritiene di essere “più vicino alla meta”

Sarà Renato Schifani il candidato presidente del centrodestra unito alle Regionali siciliane. Lo ha annunciato all’Italpress il presidente dell’Ars e coordinatore di F.I. Gianfranco Miccichè. Poco dopo il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa soddisfatto ha commentato: “Alla fine il nome di Schifani, proposto nella rosa dei nomi di Berlusconi,  è stato accettato anche da Miccichè… Habemus papam! Schifani è una garanza di professionalità e serietà”.

A seguire è arrivata anche la nota del segretario regionale Lega Sicilia Nino Minardo: “La convergenza di tutto il centrodestra sulla candidatura di Renato Schifani alla presidenza della Regione Siciliana, è un’ottima notizia e chiude nel migliore dei modi una discussione lunga e accesa”.

Schifani e non poteva essere altrimenti ha accettato l’investitura:Sono onorato e commosso dalle parole di Gianfranco Miccichè che mi indica come candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Siciliana”.

Il Senatore Renato Schifani è persona sicuramente preparata e di alto profilo, ma nel quadro politico del quale i cittadini chiedono il rinnovamento, rappresenta il “passato… remoto” e questo i suoi avversari nella competizione lo sanno benissimo, in primis l’outsider Cateno De Luca, che proprio oggi a Palermo presentando la sua lista ha detto che si ritiene di essere “più vicino alla meta”, e questo perché – secondo l’ex sindaco di Messina – “siamo riusciti a reggere all’impatto organizzativo di ogni scadenza, sia a livello nazionale, con il progetto De Luca sindaco d’Italia, sia a livello regionale con il progetto De Luca sindaco di Sicilia”.

Per De Luca che si presenta come una novità rispetto al passato, – anche se non l’ha nominato – Schifani è l’avversario “ideale”. Poi riferendosi alla candidata del centro sinistra ha detto che : “è solo questione di ore prima che il centrosinistra scoppi. C’è il rischio concreto – ha precisato con fare sicuro – che Caterina Chinnici trovi l’alibi per ritirarsi”.

Ed infatti, secondo quanto scrive l’ANSA, nel corso del vertice tra Chinnici e gli alleati, il M5s dopo avere consegnato alla candidata il documento con i nove punti programmatici, avrebbe chiesto al Pd di non mettere il nome di Caterina Chinnici nel proprio simbolo, questo affinché si dia il messaggio di una candidatura alla Regione ‘super partes” e non identificabile con un partito, alla luce soprattutto della frantumazione dell’alleanza progressista dopo lo strappo Conte-Letta. Ma il Pd avrebbe già risposto in modo secco: “Non se ne parla”.

De Luca dunque pensa che la Chinnici possa ritirarsi, ma appare più plausibile che la diatriba porti alla rottura della colazione, con il M5S che si presenterà da solo. Ma comunque vada De Luca “riderà sotto i baffi”… che non ha.