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Regione. Musumeci: “la maggioranza è risicata occorre allargare al PD”… era già tutto previsto


Il neo-presidente della Regione Nello Musumeci è già al lavoro per la formazione del suo governo. Due le pratiche urgenti, la nomina della squadra assessoriale e la maggioranza in parlamento.

Sulla prima questione – gli assessori – il presidente rassicura tutti: “Deciderò io, il mio lavoro sarà improntato ad una effettiva discontinuità, nei comportamenti e nei toni, con il recente passato”. Ma intanto il “toto-nomine” impazza. Vedremo.

Sul secondo punto – la maggioranza parlamentare – Musumeci, ha le idee chiare. I numeri in aula sono risicati, solo un deputato in più 36 contro 34 e con Cateno De Luca, già arrestato per evasione fiscale e che oggi potrebbe essere anche condannato.

L’Assemblea, dovrebbe insediarsi dopo la proclamazione che avverrà all’inizio di dicembre. E qui il neo presidente potrebbe già trovarsi in difficoltà. Se infatti De Luca oggi, sarà condannato dal Tribunale di Messina nel processo in cui è imputato per tentata concussione e falso in atto pubblico, dovrà in osservanza della legge Severino, dire addio all’Ars, ma se non venisse condannato, essendo agli arresti domiciliari alla prima seduta parlamentare la maggioranza si ritroverebbe con un voto in meno proprio nel giorno dell’elezione della presidenza. Non un bel segnale.

E così gli “esperti mediatori” della coalizione sono già al lavoro per assicurarsi una maggioranza ampia, in grado anche di dissuadere qualche “testa calda”, che considerandosi -numericamente – indispensabile, potrebbe eccedere in “richieste inaccettabili” in cambio del proprio voto.

Si parte dunque dalla presidenza dell’Ars e il nome di “esperienza” che potrebbe poi gestire le varie anime della coalizione è quello di Gianfranco Miccichè, che ha già ricoperto il ruolo due legislature fa. Il forzista è abile nel dialogo con le opposizioni, ai quali per prassi istituzionale dovrebbe andare la vice presidenza.

Non resta dunque che chiudere il cerchio con una delle due forze di opposizione che hanno i numeri maggiori. Il gruppo parlamentare più folto con 20 deputati, è il M5s, ma qui è inutile bussare, si sa in partenza che la porta resterà chiusa. Ed allora non resta che l’amico di sempre, quello che – in cambio del “giusto riconoscimento” – una mano non l’ha mai negata, ovvero il Pd, che conta ben 11 onorevoli. E già si vocifera che il primo “riconoscimento” di questa intesa, che pare sia la vice presidenza dell’Ars. Per molti politologi, l’accordo già c’è e poi sarebbe quell’anticipazione – tanto vociferata – di quello che potrebbe accadere dopo le elezioni nazionali in quel di Roma.

Morale della favola: “Era già tutto previsto, fin da quando tu ballando mi hai baciato di nascosto “, (cit. R. Cocciante).


3 Risposte a “Regione. Musumeci: “la maggioranza è risicata occorre allargare al PD”… era già tutto previsto”

  1. Il Babbo è sulla buona strada per avere Gentili sponsor per mettere il primo Mattone per la grazia. Più chiaro di così.

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