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Revocato dalla Corte di appello di Palermo, il fallimento della Calcestruzzi Belice: esultano gli 11 dipendenti


Il Tribunale di Sciacca aveva dichiarato il fallimento della Calcestruzzi Belice per un debito, con l’Eni, di 30 mila euro, oggi arriva la sentenza della Corte di appello di Palermo che ha revocato il provvedimento e condannato l’ENI al pagamento delle spese.

Una buona notizia per gli 11 dipendenti dell’azienda, che a seguito del fallimento della loro ormai ex-azienda, avevano ricevuto un avviso di licenziamento. La Calcestruzzi Belice, azienda che estrae e produce inerti per il settore edile, era di proprietà dei fratelli Rosario e Vitino Cascio, implicati in processi di mafia. L’azienda nel 2012, in conseguenza di ciò, fu confiscata.

Proprio per evitare il licenziamento degli 11 dipendenti, con le ricadute sulle rispettive famiglie, in tanti si erano mobilitati, dal sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, alle tante personalità come Don Ciotti ed il Cardinale Montenegro, per finire alla Cgil e Fillea-Cgil.

Oggi arriva questa buona notizia, che si spera possa ridare, un futuro ai lavoratori.