Si vede una luce in fondo al tunnel di disperazione che ha coinvolto le 60 famiglie riberesi residenti negli alloggi costruiti con cemento depotenziato in Via Fani e Largo Maritiri a Ribera. Dopo ben due anni infatti, è stata affidata ieri dall’UREGA di Agrigento – ufficio unico degli appalti del Libero Consorzio per i paesi non capoluogo – l’appalto per la demolizione e ricostruzione delle palazzine.
Una faccenda che durerà due anni e dal costo approssimativo di oltre otto milioni di euro. Con un punteggio complessivo di 99,41 ed offerto un ribasso di circa il 34 %, le nuove strutture saranno costruite dal consorzio Stabile progettisti e costruttori di Maletto, della provincia di Catania.
Giubilo per il sindaco di Ribera Carmelo Pace, che dopo cinque anni di alti costi comunali per il mantenimento delle famiglie sfollate in affitto presso altre abitazioni, spera che nel giro dei prossimi anni le famiglie potranno fare ritorno alle proprie legittime abitazioni. Il sindaco del centro crispino avrebbe anche augurato che le palazzine possano essere completate prima dei termini contrattuali, ma forse questo è sperare troppo.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.