⦿ Ultim'ora

Russia invita Roger Waters a parlare all’Onu: i media di regime lo chiamano già “filorusso”

Mentre infuria la guerra i mass media italiani e non solo si impegnano per dare il peggio di loro stessi e rendere un pessimo servizio al pubblico: il cantante dei Pink Floyd Roger Waters, artista da sempre impegnato in battaglie sociali e per i diritti di ogni tipo oggi viene etichettato come “filorusso”


La Russia ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di includere il fondatore dei Pink Floyd, Roger Waters, nell’elenco degli oratori della riunione del Consiglio a tema Ucraina di questo pomeriggio.

A confermarlo, il vice rappresentante permanente russo alle Nazioni Unite Dmitry Polyansky che su Telegram ha scritto: “La Russia ha richiesto la partecipazione dell’attivista pacifista britannico e famoso musicista rock Roger Waters come relatore durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle prospettive di risoluzione pacifica della crisi ucraina nel contesto delle crescenti forniture militari occidentali a questo paese”.

In un’intervista alla TASS ad agosto scorso, Waters aveva accusato gli Stati Uniti e la sua leadership di aver provocato la crisi ucraina. Nelle sue parole, gli americani hanno la mentalità di voler governare il mondo intero e questo fa soffrire le persone in altri paesi.

Il fondatore dei Pink Floyd ha inoltre definito gli eventi in Ucraina “una perfetta cortina fumogena per una classe dirigente”, che non vuole che il conflitto si fermi e che vuole governare un mondo dove pochissimi uomini enormemente ricchi possano decidere cosa succede. 

Prima del 24 febbraio 2022, queste, sarebbero state le parole di un uomo di sinistra qualunque, al massimo di un comunista o di un hippy, oggi invece sono le parole di un “filorusso”. Così scrivono oggi alcuni dei maggiori giornali, riportando alcune delle maggiori agenzie italiane. La guerra avanza mentre il giornalismo italiano continua a segnare numerosi passi indietro.