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Sciacca. Caracappa nuovo assessore. Monte: “Si dimetta da Vertigo, io messo in croce per ProLoco”


L’ex assessore e consigliare comunale di centro-destra, ricordando bene il trattamento subito a suo tempo da parte delle opposizioni, non si lascia sfuggire l’occasione di puntare l’attenzione sui possibili “conflitti d’interesse” che la nomina di Caracappa potrebbe avere

Per una sorta di “legge del contrappasso”, – più senechiano che dantesco, ad esser precisi – il consigliere d’opposizione ed ex assessore della giunta Di Paola Salvatore Monte, oggi, nell’augurare un sereno lavoro al futuro assessore Sino Caracappa, non si lascia sfuggire l’occasione di sollevare la questione dei possibili “conflitti d’interesse” che Caracappa potrebbe avere, qualora rivestisse la doppia veste di assessore ed imprenditore che lavora a “stretto contatto” con il Comune.

L’appunto di Monte non è basato su contrasti personali, ma è una reazione a freddo alle polemiche ed agli attacchi dell’allora opposizione ed oggi maggioranza che lui ha subito durante il suo mandato da assessore poiché “colpevole” di essere stato presidente della locale ProLoco per qualche anno.

“Apprendo la notizia che a sostituire Mario Tulone, in qualità di Assessore, sarà l’amico Sino Caracappa al quale auguro un sereno e proficuo lavoro all’interno della macchina amministrativa guidata da Francesca Valenti.

Macchina amministrativa che, è palese, ha qualche problema ad andare avanti con serenità. Detto questo auspico che così come è capitato a me in passato, con il massimo rispetto amichevole per Sino, siano rese note le dimissioni da qualsivoglia società che vede il nuovo assessore impegnato nella divulgazione della cultura nel nostro territorio.

Mi riferisco alla VERTIGO SRL (che è una società e non una associazione culturale) che in questi anni, ospitata all’interno di un locale comunale, ha fatto un gran lavoro sul versante del cinema e della letteratura e del cinema (è innegabile).

Nessuno se la prenda sul personale ma ricordo ancora sulle mie spalle il grande macigno legato alla mia “cortissima” presidenza della pro loco di Sciacca. Buon lavoro a chi mette amore e passione per la nostra città ma io, ribadisco con il massimo rispetto, non vorrei fare la figura del fesso”.