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La Ong dei centri sociali sfida il governo e prende 30 clandestini in Libia, Salvini: “non sbarcheranno mai”


Ieri la Ong Mare Jonio della Mediterranea Saving Humans, ha recuperato da un gommone in avaria 30 migranti a poche miglia della costa della Libia e nonostante i divieti ha fatto rotta verso l’Italia

“Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi”. Lapidario il ministro Matteo Salvini, che ha aggiunto: “Ci sono 29 migranti salvati da una Ong di un centro sociale, questi non arriveranno mai in Italia, gli sbarchi sono calati del 92%, in Italia arriva chi ha il permesso, con i soldi risparmiati si assumeranno ottomila uomini nelle forze dell’ordine”.

La nave dei centri sociali, con a bordo anche un prete, sfidando le leggi e i divieti emanati dal ministro dell’Interno, questa mattina è entrata in acque italiane ed ha chiesto un porto dove fare sbarcare i clandestini. Due unità della guardia di finanza si sono portate sul posto ed i militari sono saliti a bordo della Ong per un controllo di polizia.

La situazione a pochi giorno dal voto per le europee è diventata incandescente. Dopo il caso di ieri, della nave della Marina militare italiana Cigala Fulgosi, che ha soccorso 36 migranti, a cui Salvini ha dovuto concedere l’ingresso in porto e che al momento si trova ad Augusta in attesa di sapere, dopo l’intervento del premier Conte, che ieri a tempo di record è riuscito ad ottenere la disponibilità di diversi paesi europei per la loro redistribuzione, dove sbarcare il suo carico umano, ora si apre un nuovo fronte con la Mare Jonio.

La Ong intanto insiste e chiede l’ingresso in porto sicuro dove sbarcare uomini, una donna incinta e una bambina, ma Salvini replica piccato:In Italia arriva chi ha il permesso, con i soldi risparmiati si assumeranno ottomila uomini nelle forze dell’ordine”.

La situazione dunque è in evoluzione, se la vicenda della nave della Marina militare sembra avere trovato una soluzione “Salomonica”, quella della Ong dei centri sociali, sembra destinata a protrarsi per molti giorni.