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Sciacca. Consiglieri Milioto e Bono: “Il sindaco deve rispondere a interrogazioni, altrimenti ci rivolgeremo al Prefetto”


I Consiglieri di opposizione Milioti e Bono non vogliono più scherzare e dopo mesi di mancate risposte alle interrogazioni consiliari ricordano che tali atti hanno una valenza legale e non possono essere snobbati dalla giunta Valenti

“Da diverso tempo – scrivono in una nota i Consiglieri di Opposizione Giuseppe Milioti e Caloger Bono – in seguito alle segnalazioni da parte dei cittadini abbiamo proceduto a fare diverse interrogazioni per le quali necessitava la risposta scritta. Di seguito elenchiamo le questioni più recenti ed urgenti oggetto di interrogazioni :

1.Problematica allagamenti e smottamenti in seguito a piogge zona Carcossea che si collega con la ex SS 115, attualmente censita come Strada vicinale Carbone, la stessa strada che si ricongiunge con Contrada Vassallo e ricadente nel foglio mappale n. 83 , per la quale si richiede risposta scritta, inviata in data prot. N. 333 del 03/04/2018

2. Interrogazione Questione relativa al parcheggio banchina marinai d’italia prot. N. 358 del 09/04/2018.

3.interrogazione su continui interventi effettuati da Girgenti acque in luoghi dove erano intervenuti , nello specifico si chiedeva l’elenco esatto delle zone dove il gestore ha effettuato ripetuti interventi senza mai risolvere il problema, quali erano le modalità di controllo su tali lavori da parte dell’ente , il materiale utilizzato, ma soprattutto se a fine lavori viene redatto un verbale congiunto nel quale si evince se i lavori vengono eseguiti a regola d’arte prot. N. 407 del 23/04/2018 (tra l’altro i cedimenti continuano), e si sommano alle strade dove deve intervenire il comune .

4. interrogazione relativa a maggiori emungimenti e ai continui guasti dei pozzi a causa dei quali viene spesso lasciata la città senza acqua prot. N. 436 del 30/04/2018

5.Interrogazione su stato di degrado accesso alla spiaggia Lido Salus e nello specifico a quello esattamente situato di fronte al civico 134 della medesima via per la quale si richiede risposta scritta. Atto depositato in data 11/05/2018

6. Interrogazione su stato di degrado della viabilità di Via Ulisse – C.da San Marco- con la quale si chiedeva di rimuovere un muro, il cui cedimento invade la carreggiata creando seri pericoli ai tanti cittadini che frequentano la zona balneare – interrogazione depositata in data 01/06/2018 a seguito di diversi sopralluoghi fatti ma che aimè non hanno sortito gli effetti sperati da residenti e gestori di attività che insistono in quella zona.

7. Interrogazione su inagibilità atrio inferiore nel quale si continuano a celebrare i matrimoni mentre sembra essere inagibile per le rappresentazioni teatrali

Ad oggi, constatiamo che queste interrogazioni che necessitano di una risposta scritta e non orale vengono puntualmente ignorate e quindi di riflesso ignorati i cittadini che aspettano risposte da chi doveva cambiare rotta.

Facciamo presente che il Sindaco o gli assessori delegati, hanno il dovere di rispondere alle interrogazioni, e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri (art. 43 – comma 3 del D. Lgs. 267/2000). Il comma 2 del medesimo articolo, dispone inoltre che i consiglieri comunali abbiano diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato.

La mancata risposta da parte del Sindaco o di un suo delegato pregiudica in maniera del tutto arbitraria il potere di controllo dei consiglieri, e di conseguenza dei cittadini da essi rappresentati. L’atteggiamento del Sindaco e della Giunta, rappresenta un chiaro tentativo di ritardare e delegittimare l’azione dei consiglieri comunali. Gli atti di prevaricazione risultano scorretti e sgradevoli sempre; ma ancor più irrispettosi del pluralismo, fondamento di ogni sana democrazia, quando perpetrati a danno di una minoranza consiliare”.

Pertanto invitiamo il Sindaco e con essa tutta l’amministrazione ad avere più rispetto di chi svolge il ruolo di consigliere comunale perché, sarebbe spiacevole giungere sino al Prefetto per veder rispettate le norme elementari che regolano l’attività consiliare stessa”.