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Sciacca. Niente Street Food Fest, la Scirocco srl: “L’Amministrazione Valenti è l’unico responsabile”


Le “sparate” di Caracappa si rivelano utili e fanno svelare gli altarini, dura la replica dell’Organizzazione dello Street Food Fest che quest’anno non ci sarà: “Le date sempre uguali da anni, altro che improponibili. Di cattivo gusto la battuta sugli standard qualitativi della manifestazione, di cosa sta parlando?”

La folla allo Street Food Fest 2018 per Toti e Totino

Il neo-assessore Sino Caracappa non ci risparmia la perla della giornata: ieri mattina, durante la presentazione del cartellone dell’Estate Saccense -diffuso però solo nel pomeriggio sempre perché l’organizzazione è il segno distintivo del suo operato in Comune fino ad ora – ha parlato dello Street Food Fest e lo ha fatto alla “Caracappa maniera”, parlando a sproposito, sia per quanto concerne le date che gli “standard qualitativi”, che non si capisce in che modo Caracappa possa giudicare.

Per questo la risposta della Scirocco srl dello Street Food Fest è lapidaria: “Altro che problemi di date e standard qualitativi, c’è un unico responsabile della nostra non partecipazione ed è l’Amministrazione Valenti”. 

“Speravamo di non dover commentare la nostra mancata partecipazione all’estate saccense 2019, interrompendo un percorso iniziato nel 2015 e che, in tempi non sospetti, ha permesso a Sciacca di diventare punto di riferimento in Sicilia della cultura “street food”.  – dicono dalla Scirocco SRL – Testimoni ne sono state le migliaia di turisti e siciliani accorsi negli anni a vedere la nostra manifestazione a gustare le pietanze di eccellenza da noi proposte, gremendo piazza Scandaliato come non mai, premiandoci con la loro presenza e preferenza.

Ricordiamo per dovere di cronaca che è stata l’amministrazione Valenti, solo due anni fa a chiederci di svolgere la manifestazione in Piazza Scandaliato, certo con un altro Assessore ma con lo stesso Sindaco.

Ieri abbiamo avuto il dispiacere di sentire le dichiarazione dell’imprenditore Sino Caracappa che per quest’anno, fra le altre cose, si è prestato a fare l’Assessore del Partito Democratico e più distrattamente l’Assessore allo Spettacolo.

Sono due i punti a cui siamo costretti a dare risposta, perché è corretto che la Città e che le aziende che per quattro anni hanno creduto in noi sappiano cosa non ha funzionato quest’anno. L’imprenditore Caracappa ci ha rimproverato di aver scelto delle date improponibili. Date che addirittura avrebbe compromesso lo svolgimento della processione della Nostra Santa Patrona. Ma di che si sta parlando? Le nostre date sono sempre state quelle (strano che un Assessore non lo sappia) non abbiamo mai intaccato né compromesso lo svolgimento della processione, dato che avremmo cominciato il 17 Agosto, ben due giorni dopo il Ferragosto.

Altro rilievo che fa Caracappa è che non avremmo rispettato degli standard qualitativi come manifestazione rispetto all’altra manifestazione “Azzurro Food”. Sorvoliamo sul cattivo gusto nel mettere a paragone le due manifestazioni da parte di un Assessore, ma di che standard si parla? Non c’è mai stato chiesto nulla in merito all’allestimento della manifestazione di quest’anno, né tanto meno ci sono state chieste rassicurazioni o modifiche di sorta.

La verità è una: c’è un unico responsabile della nostra non partecipazione ed è l’Amministrazione Valenti.

Abbiamo riscontrato l’assoluta mancanza di programmazione da parte loro nonché la mancanza di idee chiare da portare avanti negli anni, non abbiamo mai svolto una riunione in cui ci è stato chiesto nulla, non abbiamo mai avuto un incontro formale con Caracappa e non siamo stati messi in condizione di discutere alcun aspetto della manifestazione.

Chissà perché.

La Valenti e il suo ultimo arrivato – concludono dalla Scirocco SRL – hanno detto NO a un evento con migliaia di presenze, hanno detto NO ad una manifestazione che è stata punto di riferimento dell’estate saccense degli ultimi quattro anni, hanno detto NO a un investimento privato fatto da figli di Sciacca su un territorio che ne ha fortemente bisogno, hanno detto NO alle oltre trenta aziende che lavorano allo Street Food Fest, ha detto NO all’indotto che ruota attorno al Festival.

Un NO che non trova riscontro nelle affluenze e nel gradimento della gente, lo dicono i numeri ed i video, non le opinioni personali”.