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Sciacca. Non passa la variazione al Documento Unico di Programmazione e per la Valenti è buio pesto


Che il sindaco Francesca Valenti, non avesse più una maggioranza lo sapevano tutti, tranne lei, o almeno così faceva e fa ancora intendere – nonostante l’evidenza – e ieri sera si è consumato quello che è l’atto finale che lo certifica

Il Consiglio comunale celebrato ieri sera, ha determinato una situazione pesante per la città, che avrà ripercussioni negli anni a venire. In programma infatti, c’era l’approvazione di due delibere per il ripiano del disavanzo e della variazione al Documento Unico di Programmazione, che dovevano essere approvate entro ieri sera, pena decadenza.

Ebbene i due punti non sono passati e questa volta la – solita – strategia di portare in consiglio provvedimenti di importanza vitale per la città, proprio all’ultimo secondo, per mettere in difficoltà le opposizioni e fare ricadere su di loro le colpe della mancata approvazione, non ha funzionato.

Troppi gli “attriti” accumulati in questi mesi, aggravati da un sindaco che mai ha dato segnali di disponibilità e che spesso ha attaccato con post sui social, definiti dagli interessati, offensivi. E così ieri sera è andata in scena una commedia, il cui finale sembrava già scritto e scontato a tutti, tranne che al sindaco.

Il “giochino” della maggioranza, che ormai dopo l’azzeramento, in prima seduta non ha i numeri per garantire il numero legale in consiglio, di “giocarsi” tutto in seconda convocazione, stavolta non ha funzionato e questo perché la commissione Bilancio formata da quattro consiglieri di cui due di opposizione Milioti e Bono, non aveva esaminato il documento e quindi non avevano ancora dato il parere. Questo per precisa strategia della maggioranza, un pareggio nella votazione infatti, equivale ad una bocciatura.

Una serata dunque che segnerà il proseguo del cammino del sindaco Francesca Valenti, che dovrà affrontare i tre anni e mezzo che restano, senza una maggioranza certa e con le opposizioni ormai in trincea.