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Sciacca sempre peggio: la sindrome da “assalto alla diligenza” è sempre più irritante

Ticket carnevale? Degrado? Incompetenza? Amministrazione latitante? Atteggiamento da bulletto? Ridici sopra e unisciti al branco, fallo, nella speranza che diano una briciola a te o magari a tuo figlio

L’altro giorno ho incontrato per strada un amico che non vedevo da parecchio tempo poiché andato via da Sciacca per lavoro. Ci siamo fermati a parlare del più e del meno e, come spesso capita in tali circostanze, è capitato di parlare della città, delle condizioni in cui versa, del carnevale, delle strade, di tutto quello che è chiuso o sfasciato, del sindaco che se non si mette la fascia tricolore è difficile capire che sia sindaco. Cose così.

Ad un certo punto, parlando, mi capita di dire che “il problema di questa città è la sindrome da assalto alla diligenza”. Il mio amico non ha subito capito il senso e mi ha chiesto cosa intendessi con quell’espressione “quasi western”, ma in realtà storica. Esplicito la spiegazione in questo articolo poiché mi pare utile che anche i lettori ne vengano a conoscenza.

Un assalto alla diligenza è un gruppo di persone che si coordina per raggiungere un obiettivo, politico o meno, non per interesse della collettività, ma per interessi propri. La sindrome ad essa legata riguarda tutti quelli che appoggiano il primo gruppo precedentemente citato, senza però raggiungere nulla o quasi. Diciamo la brutta copia dei politici di grosso calibro che si fanno leggi ed emendamenti di proprio interesse; ma qui siamo a Sciacca, quindi è tutto ben più misero.

Capito il concetto però, va detto in cosa si concretizza e perché è sempre più irritante, ogni giorno che passa. La sindrome da “assalto alla diligenza” è quando tu sai che altri stanno prevaricando diritti altrui, ma a te va bene perché, da questa prevaricazione, speri di guadagnarci anche tu. 

I “sintomi” irritanti di tale sindrome si manifestano quando discussioni di civiltà come il ticket di Carnevale anche per i residenti o le semplici condizioni di Sciacca invece di suscitare discussione – con le ovvie opinioni contrastanti di ogni confronto d’idee – viene ridotto a squallide battute del tipo “si lamentano del ticket, ma vanno in pizzeria il sabato” o addirittura insulti più o meno velati verso chi esprime il proprio disappunto. La “sindrome da assalto alla diligenza” si concretizza quando ultra 60enni in pensione, che non dovrebbero avere remore nell’esprimere giudizi imparziali, giustificano invece l’ingiustificabile nella vana speranza che ci sia un posticino, una “cosetta piccola di soldi”, BRICIOLE INSOMMA, anche per i proprio figli.

I non voglio mettermi qui a fare chissà che paternale, non ne ho la voglia onestamente, mi limito a dire solo una cosa: chi ha memoria e ricorda la Sciacca di 30 anni fa, definisce la città di oggi come un’ombra di ciò che era. Ecco, con la “sindrome” di cui ho parlato sopra, Sciacca farà tanti altri passi indietro.