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Sciacca. Vertici del Movimento 5 Stelle a muso duro: “Solo i consiglieri possono parlare a nome del Movimento, gli altri non sono autorizzati”


“Mentre il M5S è duramente impegnato in questi giorni per l’organizzazione di alcuni momenti di democrazia partecipata, a malincuore si leggono articoli di giornale o post sui social in cui si parla di M5S fratturato o diviso”.

Così oggi dal Movimento di Sciacca, dove si tenta di mettere una pezza al chiacchericcio insistente che ormai è di dominio pubblico: aspre sono le divisioni interne.

“A tal proposito teniamo a precisare che, – dicono oggi dal Movimento – come spesso accade in ogni partito politico, movimento, associazione o gruppo “allargato” di persone, anche nel M5S di Sciacca sono presenti alcuni attivisti che hanno mostrato atteggiamenti di palese disaccordo rispetto alla maggioranza del gruppo.

La dialettica è ovvia e consueta in qualsiasi gruppo e può essere liberamente manifestata, tuttavia, in virtù delle regole e dei valori propri del M5S, lo staff tiene a precisare che gli attivisti non parlano e non possono parlare a nome del M5S. Gli unici autorizzati a parlare in nome e per conto del Movimento sono i due neo eletti consiglieri Alessandro Curreri e Teresa Bilello.

I nostri due portavoce sono supportati da uno staff attento, unito e preparato e dalle Commissioni parallele aperte al contributo dei cittadini, con l’obiettivo di portare le istanze di questi ultimi nelle Istituzioni, lavorare per la città e preparare un’attività di opposizione costruttiva in Consiglio, nell’esclusivo interesse del cittadino.

Il gruppo del M5S oggi è più che mai unito, costituito da persone che amano costruire invece che distruggere, preferiscono le proposte alle sterili critiche, danno spazio e valore al pensiero e alla volontà del gruppo e non a singoli individualismi o a smanie di protagonismo”.

Insomma, una presa di posizione chiara dai vertici saccensi del Movimento, che non lascia presagire però nessun appianamento delle polemiche interne. Dire infatti “solo noi possiamo parlare per il movimento”, significa che qualcun altro c’è, qualcuno che si vorrebbe mettere a tacere, almeno da una determinata parte, maggioritaria, fino ad oggi. Seguiremo gli sviluppi di questa curiosa vicenda politica.