⦿ Ultim'ora

Sfondavano entrate dei negozi col furgone per rubare pochi spiccioli: tutti arrestati


Facevano danni per migliaia di euro alle attività che derubavano per guadagnarci pochi spicci: la Polizia ha arrestato la “Banda delle Spaccate”

Sfondavano entrate dei negozi col furgone per rubare pochi spiccioli

Sfondavano entrate dei negozi col furgone per rubare pochi spiccioli: le immagini spettacolari e le intercettazioni della banda di delinquenti

Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Samstag, 19. Mai 2018

La Squadra Mobile di Ragusa, insieme ai Commissariati di Comiso e Vittoria, ha raccolto fonti di prova in ordine a 20 gravissimi fatti reato tra spaccate – ovvero negozi sfondati usando auto e furgoni come “ariete” medievale – e rapine. I ladri riuscivano a compiere anche 5 spaccate in una notte, ma spesso non riuscivano nemmeno a rubare in tutti i negozi che danneggiavano.

La Polizia di Stato ha eseguito 5 misure cautelari per furti in abitazione, furti aggravati e rapina, a carico dei pluripregiudicati: Rosario Antoci, classe1985; Salvatore Fidone, classe1990; Giovanni Giliberto classe1998; Salvatore Giordanella, classe1997; Gabriele Meli, classe 1998, tutti di Vittoria.

La banda colpiva da Gennaio 2018, gli Uffici della Polizia di Stato quindi hanno iniziato a raccogliere denunce, prove ed indizi su numerosi reati commessi, con il c.d. metodo della “spaccata”, in territorio di Vittoria e Comiso.

“Gli autori dei reati avevano messo in atto un sistema rapido e particolarmente invasivo per commettere furti ai danni di esercizi commerciali ed in alcune occasioni abitazioni private. – spiegano dalla questura di Ragusa – Le immagini dei sistemi di video sorveglianza hanno permesso di appurare che gli odierni arrestati, dapprima rubavano un’autovettura di vecchia fattura così da assicurarsi un veicolo robusto rispetto a quelli nuovi – e come dargli torto, N.d.R. – e poi, individuati preliminarmente gli obiettivi, utilizzavano le auto come “ariete” – da qui il nome dell’operazione”.

Non curanti dei danni che arrecavano agli esercizi commerciali, i delinquenti distruggevano gli infissi e/o le saracinesche; entrati all’interno facevano razzia di tutto ciò che aveva valore e facilmente asportabile. Spesso si accontentavano delle monete contenute nelle casse. Facevano danni per migliaia di euro per portare via 300 euro di monetine.

Inizialmente la banda di vittoriesi operava nel territorio ipparino, poi ha iniziato a spostarsi su Comiso ed altri comuni a seguito degli arresti e dei controlli disposti dal Questore di Ragusa. Gioiellerie, minimarket, profumerie, parrucchieri, panifici, farmacie, bar, distributori di carburanti e pasticcerie rientravano tra gli obiettivi dei criminali.

Tutti gli Uffici investigativi della Polizia di Stato hanno sin da subito concentrato le attività d’indagine sul gruppo e nel contempo il Questore di Ragusa Dott. Salvatore La Rosa ha dato disposizioni per intensificare il dispositivo di controllo del territorio così da prevenire i reati tanto da addivenire a tre arresti a seguito di altrettanti furti con spaccata.

La banda era ben organizzata nonostante la giovanissima età di quasi tutti gli appartenenti. Ognuno di loro aveva un ruolo, chi rubava le auto, chi effettuava i sopralluoghi e chi coordinava le fasi di attuazione dei furti con spaccata. Così, gli investigatori della Polizia di Stato hanno messo in piedi un team dedicato solo alle attività criminali della banda.

Durante le indagini sono stati sventati decine di colpi già programmati dalla banda, mentre per quelli consumati sono stati raccolti elementi indiziari inequivocabili. Gli investigatori hanno difatti ricostruito ben 20 fatti reato, tra furti in abitazione, furti aggravati ed una rapina. La banda era sempre in cerca di soldi per soddisfare le proprie esigenze personali, quando non poteva realizzare le spaccate, consumava altri reati e tra questi pure una rapina ad un minimarket dove non hanno esitato Meli, Fidone e Giordanella a puntare un grosso coltello alla gola del titolare per farsi consegnare 100 euro.

Proprio durante le attività d’indagine, Antoci, Fidone e Giliberto sono stati tratti in arresto in flagranza di reato, per fatti comunque ricostruiti dagli investigatori. Antoci era stato sorpreso in data 8.02.2018 mentre asportava merce da un camion in sosta e per questo motivo era stato arrestato dalla Squadra Mobile e sottoposto agli arresti domiciliari; Giliberto era stato arrestato in data 22.04.2018 dopo un pericoloso e rocambolesco inseguimento dagli uomini del Commissariato di Vittoria e Fidone era stato arrestato in data 30.03.2018 dalla Polizia di Stato per aver violato al misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale disposta dal Tribunale di Ragusa su richiesta del Questore di Ragusa.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private è stato inoltre possibile trovare i primi indizi di reità, ricostruire la dinamica delle spaccate e riconoscere gli autori attraverso dei segni distintivi per ognuno di loro, tutto ciò ha anche portato alla richiesta di intercettazione telefonica degli odierni arrestati.

Proprio dalle intercettazioni telefoniche è stato poi possibile acquisire ulteriori importantissime fonti di prova dalle quali emergeva anche la pericolosità degli arrestati Non esitavano davanti a nulla ed erano pronti ad usare violenza contro le vittime, come nel caso della rapina al Minimarket: in quel caso Giordanella vantandosi con la fidanzata, raccontava della rapina ai danni di un esercente al quale – insieme a Meli e Giliberito – avevano “spaccato la faccia” e che volevano colpire nuovamente.

Le indagini sono terminate a metà aprile quando la Polizia di Stato ha depositato una corposa informativa di reato alla Procura della Repubblica di Ragusa. Il titolare delle indagini, Sostituto Procuratore Dott. Santo Fornasier, ha tempestivamente valutato quanto raccolto dagli investigatori, chiedendo ed ottenendo la misura cautelare della custodia di carcere.

Così, giovedì pomeriggio alle ore 19.00, ben 30 uomini della Squadra Mobile e dei Commissariati di Comiso e Vittoria hanno eseguito gli arresti.

Era necessario intervenire con urgenza perché la banda non si fermava mai, nessuna sosta, ogni notte era buona per perpetrare furti e creare ingenti danni alle vittime”, hanno dichiarato oggi dalla Questura.