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Siculiana protesta contro i migranti: Non siamo razzisti, ma questa non è accoglienza ma business da 2,5 miliardi l’anno


E venne il giorno che i cittadini scesero in piazza. Siculiana oggi, ha protestato con il sindaco in testa, per dire no ad una situazione insostenibile per una piccola cittadina, dove la vita degli abitanti è stata stravolta.

I cittadini di Siculiana in corteo di protesta oggi

I manifestanti ci tengono a precisare, “non siamo razzisti, ma questa non è accoglienza, è solo business a vantaggio di pochi”. Come dargli torto? Siculiana è un paesino di 4.600 abitanti e secondo l’accordo che il ministero dell’Interno ha stipulato con l’Anci, che prevede una media di tre migranti per ogni mille abitanti, qui dovrebbero esserci 15, al massimo 20, migranti ed invece da tre anni, ospitati nell’hotel Villa Sikania, ci sono dai 200 ai 300 migranti, quando la capienza massima è di 99 persone. Un numero sproporzionato da qualunque punto di vista si voglia vedere.

Per la proprietà è un business mai raggiungibile, con la normale attività, i conti sono presto fatti. Calcolando il minimo, ossia 200 immigrati presenti al giorno, ma di fatto arrivano fino a 300, per i ben 35 euro al giorno, che il governo paga di retta, fa la “stupenda” cifra di 7000 euro al giorno che moltiplicata per 365 giorni, fa l’iperbolica cifra di 2.555.000,00, si poco più di duemilioni e mezzo euro. Quale attività in zona riesce a guadagnare tanto?

L’hotel Villa Sikania di Siculiana con i migranti

È chiaro che a fronte di chi da questa storia ci guadagna, c’è chi al contrario perde. Il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella, oggi in testa al corteo di cittadini infatti dice: “Questo centro deve chiudere perché è da 4 anni che noi accogliamo con sensibilità i migranti, ma è chiaro che questo centro, gestito in questa maniera, non è accoglienza e nemmeno integrazione ma semplicemente un ammasso di persone, che crea dei problemi alla nostra economia e alla programmazione del territorio”.

Per i cittadini, il centro ha bloccato tutte le attività sociali ed economiche, i bimbi non hanno più un parco giochi, le ragazze non possono più uscire, la villa si è trasformata in un orinatoio. Siculiana era una cittadina a vocazione turistica con un grande hotel che si è convertito al business dell’accoglienza, creando un impoverimento di tutto il tessuto produttivo locale, per non parlare degli aspetti igienico-sanitari.

La protesta è partita, ma servirà a fermare un flusso delle centinaia di migranti che arrivano e dopo 8 giorni se ne vanno per farne arrivare altre 300? Questa secondo voi, è integrazione?