Redazione F e ALimoni confezionati in rete di provenienza spagnola e trattati con l’Imaxalil, un fungicida potenzialmente cancerogeno, sono stati sequestrati presso un centro commerciale
Il sequestro è avvenuto ieri mattina, nei locali di una nota struttura di vendita della Grande Distribuzione, a Siracusa. Nella fattispecie si tratta di 39 confezioni di limoni in rete, di provenienza spagnola, che sarebbero stati trattati con l’Imaxalil, un fungicida potenzialmente cancerogeno e ancora più grave, senza che nell’etichetta venisse riportato che la buccia non era edibile.
Quest’ultimo particolare risulta estremamente pericoloso, la buccia dei limoni infatti in cucina è usata per svariate preparazioni: grattugiata come aromatizzante nei dolci, lavorata a mo di canditi o nel classico “canarino” come calmante, preparazioni che avrebbero fatto ingerire il fungicida agli inconsapevoli acquirenti.
Il sequestro è avvenuto ad opera degli ispettori del Corpo Forestale della Regione Siciliana, unitamente agli ispettori dell’Ispettorato Centrale Repressione e Frodi, nell’ambito delle attività di controllo sui prodotti agroalimentari, messe in campo dalla Regione siciliana.
Il sequestro è avvenuto a Siracusa, ma non si esclude che altre partite di questo prodotto possano essere state messe in vendita in altri punti vendita della Sicilia, quindi si consiglia prima dell’acquisto di controllare attentamente le etichette.
A darne notizia è stato l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Edy Bandiera che ha commentato: “la salute e la tutela della qualità siciliana, prima di tutto“.
