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Stati Uniti smentiscono Kiev e ammettono: “colpita batteria missili Patriot dagli ipersonici Kinzhal russi”

Mosca ha lanciato un attacco con uno sciame di ordigni che hanno dimostrato i limiti delle armi occidentali. Il comando ucraino come al solito ha detto di averli abbattuti tutti, ma gli Stati Uniti li hanno smentiti: “colpita una nostra batteria di Patriot, stiamo valutando i danni”

Noi di Fatti & Avvenimenti siamo tra i primi in assoluto a riportare la notizia pubblicando anche un video.

I cieli di Kiev l’altra notte si sono “illuminati” coma mai successo prima, la Russia ha sferrato un attacco utilizzato ordigni di diverso tipo dai missili Kalibr, ai droni iraniani, fino agli ipersonici Kinzhal, che viaggiano a una velocità fino a 10 volte superiore a quella del suono, il tutto con un’intensità tale che ha messo a nudo la vulnerabilità del sistema di difesa aerea statunitense, donato a Kiev, da 1,1 miliardi di dollari.

Gli ordigni sono arrivati sulla capitale ucraina da quote differenti, con caratteristiche differenti e con una tattica militare mai usata prima, pare che i droni dal costo di pochi dollari hanno fatto da esca per attivare la risposta della difesa, seguiti dai missili distruttivi. Gli ucraini come al solito hanno detto di avere intercettato 18 bersagli, compresi 6 Kinzhal con i Patriot forniti dalla Nato, solo che i Kinzhal essendo ipersonici sono sono intercettabili, ma con le parole tutto è possibile. Ed infatti dopo che i russi hanno rivendicato di avere distrutto le batterie di Patriot, dopo qualche ora è arrivata la conferma degli Stati Uniti: “colpita una nostra batteria di Patriot, stiamo valutando i danni”. 

Per avere un’idea del danno, oltre che sul terreno, anche del tipo economico, basti pensare che il sistema missilistico terra-aria Patriot, durante l’incursione russa ha sparato più di 20 missili in due minuti, ognuno dei quali costa circa 4 milioni di dollari (3 milioni di sterline), oltre all’intero sistema che costa ben 1,1 miliardi di dollari.

Di fatto è stato il primo “duello”  tra missili di ultima generazione, utilizzando tecnologie e tattiche che non si erano mai visto nella Storia e i Kinzhal, gli ordigni ipersonici di progettazione russa hanno avuto la meglio sullo scudo dei Patriot, forniti dagli Stati Uniti all’Ucraina.

Fonti americane, secondo quanto riportato dalla Reuters, hanno ammesso che un sistema missilistico difensivo statunitense Patriot, in dotazione alle forze militari ucraine, è stato danneggiato da un attacco russo. Anche un funzionario degli Stati Uniti, ha confermato l’accaduto alla Cnn, precisando che sono in corso valutazioni per stabilire l’entità dei danni, così da determinare se il sistema debba essere ritirato o semplicemente riparato sul posto dagli ucraini.