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Tiziana Russo apre la campagna elettorale, ma molti “sinistri” disertano l’appuntamento


Si è tenuta ieri sera nella saletta dell’ex convento S. Francesco, la manifestazione di apertura della campagna elettorale di Tiziana Russo, candidata alle elezioni regionali nella lista di sinistra “Cento Passi” di Claudio Fava e l’avventura non inizia nel migliore dei modi: tante le assenze di peso.

L’avevamo previsto, ma obbiettivamente non era difficile prevederlo, la sinistra alternativa al PD, – quella che non sta “digerendo” la posizione “democristiana” renziana, almeno nei sondaggi, fa ben sperare Fava e compagni – trova più unità tra gli elettori, che tra i dirigenti di partito.

E ieri sera di tutto lo scibile della variegata ed ancora una volta litigiosa galassia della “sinistra di sinistra”, buona parte, non si è presentata a quella che doveva essere una prova di forza per tentare di intimidire l’armata piddina di Michele Catanzaro e compagni.

C’erano i “soldati” del presente in sala Angelo Capodicasa, da Massimo Raso a Siso Montalbano, ovvero MDP, che poi è il partito che ha proposto la candidatura di Russo, ma mancavano altri pezzi forti a livello cittadino. Prevista e “pesante”, almeno in termini di voti in dote personale, l’assenza di Paolo Mandracchia, che come avevamo già scritto, non ha mai avuto un buon feeling, con quella parte di sinistra e ancora meno con l’ex area messiniana. Probabile a questo punto una campagna elettorale parallela – per Fava – ma che non si vada mai a riunire con la parte della coalizione di ieri sera; una scelta del resto coerente con l’andamento della politica comunale.

Pensavamo che l’area dei “ragazzi del 99”, ovvero “Ignazio Cucchiara – si presentasse all’appuntamento, ma forse avevamo sottovalutato, le ruggini – ormai incrostate e quindi difficili da rimuovere – proprio del post ’99, tra l’area messiniana, che appoggiò Mario Turturici sindaco, decretando la sconfitta  di Mariolina Bono. O forse c’è qualcosa di nuovo. Presente di questa parte politica, Carmelo Burgio e figlio, che di quel periodo non fu protagonista, almeno politico.

Infine Mizzica, presente solo qualche militante, ma non Fabio Termine, probabilmente, nell’ambito della loro politica di rinnovamento, avranno trovato difficile, sostenere, una “giovane”con un passato politico di un quarto di secolo, che ha attraversato prima IDV, poi il PD ed infine MDP. Forse un po’ troppo per Termine e compagni. Ma aspettiamo, in politica… mai dire mai.