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Trecastagni (CT). Chef “freelance”preparava conserve alla marijuana: arrestato


I carabinieri si sono imbattuti in Carmelo Chiaramonte “chef freelance”, come egli stesso si è definito che preparava conserve con “erba” del tipo marijuana: arrestato con l’accusa di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti

I carabinieri della stazione di Pedara erano venuti a conoscenza che a Trecastagni, paesino alle pendici dell’Etna, un uomo coltivava marijuana e la spacciava. I militari quindi si sono recati nell’abitazione dell’uomo, presa in affitto in una zona “tranquilla”.

I carabinieri pensavano d’avere a che fare con un “comune” spacciatore di sostanze stupefacenti ed invece si sono imbattuti in Carmelo Chiaramonte di 50 anni “chef freelance”, almeno così egli stesso si è definito, originario di Modica.

Carmelo Chiaramonte “chef freelance”

Durante la perquisizione alla presenza dell’interessato, sono state rinvenute nascoste tra la vegetazione ed i panni stesi ad arte per occultarle alla vista 2 piante di marijuana di 2,5 metri d’altezza alcuni recipienti con le infiorescenze per l’essiccazione ed altri barattoli in vetro contenenti la stessa sostanza stupefacente per un totale di oltre mezzo chilo di marijuana e, soprattutto, tanti barattoli in vetro con all’interno alimenti speziati.

I militari sono stati attratti dalle etichette “Santa Caterina SballOlives”, poste su un barattolo contenente olive trattate alla marijuana, oppure da una bottiglia di vino “Kannamang” che potrebbe provocare particolari ubriacature ma non grazie all’alcol, oppure, anche, del caffè e del tonno aromatizzati alla cannabis.

L’uomo in particolare, con una non celata punta d’orgoglio, ha raccontato di considerarsi un “consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio”, di operare nel settore gastronomico alla ricerca di nuovi gusti e aromi a beneficio dei palati sopraffini.

I carabinieri però hanno esteso la perquisizione anche all’automobile ed all’abitazione di residenza dello chef, rinvenendo altri grammi di marijuana che, in considerazione delle quantità di sostanza stupefacente complessivamente rinvenuta e delle modalità di occultamento, hanno determinato il suo arresto.

L’uomo, inizialmente relegato ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è tornato in libertà in attesa di essere giudicato per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.