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Ucraina. Missile russo colpisce condominio a Dnipro: 19 morti e 73 feriti – VIDEO dal drone

Missile  russo centra un condominio a  Dnipro, in Ucraina: uccisi 19 civili, tra cui un bambino e 73 persone sono rimaste ferite

Sono i dati  riportati dall’agenzia Unian dell’attacco missilistico russo di ieri su Dnipro, in Ucraina. Mosca ieri ha lanciato una pioggia di missili su 6 regioni del Paese, il cui obiettivo erano le infrastrutture energetiche, ma come a Dnipro, colpendo anche zone residenziali. Sempre secondo Kiev, tra i feriti ci sarebbero anche  sette bambini, il più piccolo di tre anni. Finora 38 persone sono state estratte dalle macerie e le operazioni di ricerca continuano.

I soccorritori hanno anche lavorato tutta la notte per liberare una donna intrappolata sotto le macerie di una casa distrutta a Dnipro dopo aver sentito la sua voce, ha detto il servizio di emergenza statale. Nel condominio di Dnipro distrutte dozzine di appartamenti, lasciando tra le 100 e le 200 persone senza casa mentre circa 1.700 erano senza elettricità e riscaldamento, come riferito dal vice capo della presidenza Kyrylo Tymoshenko

Gli attacchi missilistici russi di ieri hanno danneggiato le infrastrutture energetiche in 6 regioni: Kharkiv, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Vinnytsua e Kiev, dove sono state colpite alcune infrastrutture critiche della capitale e un edificio residenziale in periferia..

“Il nemico ha nuovamente attaccato gli impianti di generazione e le reti elettriche del Paese”,  il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, ha fatto sapere che in molte delle regioni sono stati introdotti blackout di emergenza, ma ha assicurato la popolazione che si sta già lavorando per ripristinare le forniture di corrente elettrica. “La rimozione delle macerie continua a Dnipro”, prosegue Zelensky, “tutti i servizi di emergenza sono a lavoro. Lottiamo per salvare la vita di ogni persona”.

A  gettare benzina sul fuoco, arrivano le dichiarazioni del primo ministro britannico, Rishi Sunak,  in un colloquio telefonico che ha assicurato a Zelenksy, che il Regno Unito fornirà all’Ucraina carri armati Challenger 2 e nuovi sistemi di artiglieria. Infine Sunak e Zelensky hanno concordato sulla “necessità di cogliere questo momento con un’accelerazione del sostegno militare e diplomatico globale all’Ucraina”, grazie alle “vittorie ucraine che hanno respinto le truppe russe”.

Immediatamente dopo è arriva la risposta di Mosca che non promette nulla di buono: “L’impegno della Gran Bretagna di inviare carri armati Challenger 2 in Ucraina non farà che causare una escalation del conflitto”. Ha  affermato in una nota l’ambasciata russa nel Regno Unito aggiungendo: “Portare i carri armati nella zona del conflitto servirà solo a intensificare le operazioni di combattimento, generando più vittime, anche tra la popolazione civile”.