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Ucraina. Nelle carte Top secret del Pentagono c’è anche come la Russia è riuscita a sabotare i missili degli Usa

I tecnici russi avrebbero trovato il modo di disturbare le sofisticate armi statunitensi consegnate all’Ucraina, riuscendo a deviare la traiettoria delle bombe guidate Jdam e persino dei razzi Himars

Tra i documenti riservati del Pentagono che la presunta talpa Jack Teixeira, avrebbe pubblicato online, è descritto come gli agenti sabotati russi con interferenze nei sistemi Gpsi, hanno creato problemi alle forze di Kiev persino nell’uso dei razzi Himars e delle bombe guidate Jdam.

Una brutta “botta” per gli americani, i tecnici russi, con interferenze nei sistemi Gps, sarebbero riusciti a disturbare le sofisticate armi statunitensi consegnate all’Ucraina, deviando la traiettoria delle bombe guidate Jdam e dei razzi Himars, utilizzate la scorsa estate dalle forze armate di Kiev. È quanto emerge in uno dei documenti segreti del Pentagono finiti online ed esaminato da Politico, che descrive i problemi riscontrati dalle forze di Kiev nell’uso degli strumenti bellici in questione.

Il dossier dedica maggiore attenzione alle Jdam, normali bombe d’aereo che vengono trasformate attraverso l’inserimento di un’ogiva con un navigatore che segue le coordinate Gps. In questa maniera possono aumentare il raggio d’azione e ottenere una precisione elevata. Per l’Ucraina questo tipo di ordigni è stato adattato all’impiego di aerei di costruzione sovietica, poiché l’aviazione dispone solo di MiG e Sukhoi.

Una novità assoluta che avrebbe dato numerosi problemi. In alcuni casi le bombe avrebbero raggiunto l’obiettivo senza esplodere, mentre ci sarebbero state altre carenze nell’apertura delle piccole ali che permettono alle Jdam di allungare il tragitto e manovrare verso il bersaglio. Anche le armi “ibride” ottenute unendo un razzo a lungo raggio e un sistema di guida satellitare concesse dalla Casa Bianca solo a ottobre avrebbero sofferto lo stesso tipo di guasto.

I tecnici russi si fatto avrebbero testato apparecchiature che mandano impulsi di disturbo contro razzi e aerei, facendoli andare in “tilt”. Ma quello che più impressiona, è la capacità di Mosca di disturbare con contromisure elettroniche le coordinate Gps, spezzando la trasmissione dei satelliti di geolocalizzazione. In questo modo non solo le bombe Jdam, ma anche i razzi Himars verrebbero messi fuori gioco.

Sempre secondo Politico, il dossier top secret non presenta molti dettagli su queste attività che tecnicamente vengono chiamate jamming. Gli ingegneri russi hanno svolto lunghe ricerche in questo settore, mettendo a punto delle cupole che schermano i segnali Gps in un’area di alcuni chilometri, garantendo così la protezione intorno ai depositi di munizioni e carburante, quelli più spesso presi di mira dagli Himars. I reparti del Cremlino avrebbero però testato anche apparecchiature che mandano impulsi di disturbo contro razzi e aerei in avvicinamento.