Il procuratore speciale Robert Hur ha interrogato Joe Biden nell’ambito dell’indagine sulle carte segrete trovate nella sua residenza del Delaware e in un suo ex ufficio a Washington
Lo riferisce la Casa Bianca. L’interrogazione volontaria è stata condotta alla Casa Bianca domenica e lunedì e si è conclusa ieri, precisa lo staff del presidente americano sottolineando che Biden e l’amministrazione Usa “stanno collaborando e, come opportuno, abbiamo fornito pubblicamente gli aggiornamenti rilevanti, per essere più trasparenti possibile, coerentemente con la preservazione dell’integrità dell’indagine”.
L’accusa mossa al presidente Biden è uguale a quelle mossa a Donald Trump, sul caso dei file segreti trovati nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida. La legge americana impone ai presidenti e ai vicepresidenti di trasferire tutti i loro documenti ufficiali, comunicazioni e altre note agli archivi nazionali.
Nello specifico alla fine del 2022, in un ufficio di Biden presso un think tank nella capitale americana e nel garage della sua residenza privata in Delaware furono trovati una serie di documenti classificati che risalgono al periodo in cui era vicepresidente (2009-2017) e ai suoi trent’anni al Senato americano.
Redazione Fatti & Avvenimenti