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Usa bombardano deposito munizioni in Siria e la Resistenza Islamica colpisce base militare Usa in Siria con droni

Complici i violenti attacchi degli ultimi giorni israeliani, il fronte islamico pro Hamas si allarga: in Siria botta e risposta tra l’esercito Usa e la Resistenza Islamica dell’Iraq

Una base militare degli Stati Uniti vicino al giacimento petrolifero di Al-Omar, nella Siria orientale, è stata attaccata con droni. Lo ha riferito il canale televisivo Al Mayadeen, spiegando che si sono verificate forti esplosioni nella base, ma non fornendo dettagli su vittime o danni. La tv riferisce inoltre che i droni hanno colpito anche l’aeroporto di Harrab al-Jair nella provincia di Hasakah, utilizzato dalle forze americane di stanza in Siria. La responsabilità di questi attacchi è stata rivendicata dalla Resistenza Islamica dell’Iraq, che comprende miliziani dei gruppi armati sciiti che hanno combattuto contro i terroristi del gruppo Stato Islamico, l’Isis.

L’attacco islamico è una chiara risposta ai raid aerei degli Stati Uniti in Siria che hanno avuto come obiettivo le scorte di munizioni delle milizie legate all’Iran (Irgc). Lo ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby, insistendo che gli Usa non vogliono che il conflitto in Medio Oriente si allarghi. Giovedì il Pentagono ha annunciato attacchi aerei su due siti nella Siria orientale che sarebbero stati utilizzati dal Corpo d’élite iraniano delle Guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc) dopo una serie di azioni contro le forze statunitensi in Iraq e in Siria dall’inizio della guerra Israele-Hamas. “Abbiamo colpito i due siti per avere un impatto significativo sulle future operazioni dell’Irgc e dei gruppi di miliziani sostenuti dall’Iran”, ha detto ai giornalisti Kirby. E ha spiegato: “L’attacco mirato ha colito gli impianti di stoccaggio e i depositi di munizioni che sappiamo verranno utilizzati per sostenere questi gruppi di miliziani, in particolare in Siria. L’obiettivo principale era quello di interrompere tale capacità e anche di scoraggiare eprevenire attacchi futuri”.