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Vaccino influenza. Pronte 1,5 mln di dosi per la Sicilia: ecco chi ne ha diritto gratis


Un incremento di dosi a disposizione dell’Isola di oltre il 60% in più rispetto all’anno scorso

Già pronte per la Sicilia 1,5 milioni di dosi di vaccino anti influenzale, acquistate dalla Regione Siciliana. Un incremento impressionante di oltre il 60 per cento in più rispetto allo scorso anno, che verranno così ripartite: 360mila per la provincia di Palermo, 215mila a Trapani, 114.600 ad Agrigento, 38mila ad Enna, 54.550 a Caltanissetta, 233.500 a Messina, 269mila a Catania, 124mila a Siracusa e 92mila a Ragusa.

Molte le novità introdotte dall’assessorato regionale alla Salute per la realizzazione della campagna. Rispetto alle stagioni precedenti la vaccinazione oltre ad essere raccomandata ai soggetti a rischio – tra cui pazienti cronici come cardiopatici, diabetici, ipertesi, broncopatici e donne in gravidanza -, sarà estesa anche agli adulti sani in buone condizioni di salute che hanno compiuto almeno 60 anni, invece l’anno scorso era 65; a tutti i bambini con età superiore a 6 mesi che frequentino comunità; ai familiari dei bambini con meno di 6 anni; e, naturalmente, agli operatori sanitari e agli operatori di pubblica utilità. A tutte queste categorie la vaccinazione verrà offerta in forma attiva e gratuita.

“Il vaccino influenzale in Sicilia viene identificato con l’arrivo dell’inverno – ha spiegato all’Ansa, Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana – pertanto il nostro decreto come sempre si uniforma a quello nazionale e dice che si parte dal 5 ottobre e quindi siamo pronti, ma di solito i cittadini si rivolgono al proprio medico sempre i primi di novembre, quando arriva il freddo.

Alle aziende abbiamo chiesto il quadro dell’adesione dei medici di famiglia e quante dosi hanno richiesto per organizzare la distribuzione e organizzare eventualmente anche la vaccinazione a carico dell’Asp con i propri medici. Siamo in un periodo di Covid – aggiunge – e dovendo evitare assembramenti abbiamo chiesto alle Asp di identificare locali da mettere a disposizione dei medici di famiglia, ma anche i centri vaccinali aziendali per evitare folle, per ricevere più soggetti, spazi parrocchiali, palestre che anche i comuni dell’Isola possono mettere a disposizione”.