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Washington Post: “Controffensiva ucraina in stallo. Senza successi sul campo possibile erosione del sostegno occidentale”

L’Ucraina sembra a corto di opzioni nella controffensiva che era stata definita come un’operazione cruciale per riconquistare una parte significativa  del territorio occupato dalla Russia entro la fine dell’estate

Lo scrive il Washington Post sottolineando che la controffensiva ucraina mostra segnali di stallo. L’incapacità di Kiev di dimostrare successi sul campo di battaglia alimenta i timori di una impasse nel conflitto e di una possibile erosione del sostegno internazionale.

Dopo oltre due mesi di controffensiva, l‘avanzata di Kiev si riduce alla riconquista di due villaggi, mentre le truppe russe continuano ad avanzare nel nord del Paese. Sullo sfondo rimane il piano per addestrare i piloti ucraini sugli F-16 fabbricati negli Stati Uniti che è in ritardo.

Un nuovo rapporto riservato dell’intelligence statunitense ha previsto che la controffensiva non riuscirà a raggiungere la città chiave del sud-est di Melitopol prima che inizi l’inverno.

Inoltre, mentre il popolo ucraino appare stanco della guerra e vorrebbe che finisse rapidamente, a Washington, in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. si moltiplicano gli appelli a ridurre gli aiuti all’Ucraina.

Secondo gli analisti, senza armi più avanzate previste per rafforzare la linea del fronte o senza l’impegno totale delle forze ancora tenute in riserva, è improbabile che l’Ucraina sia in grado di garantire una svolta nella controffensiva.

Franz-Stefan Gady, un membro anziano dell’International Institute for Strategic Studies e del Center for New American Security, che ha visitato l’Ucraina a luglio ha detto. “Non dovremmo aspettarci il raggiungimento di importanti obiettivi militari dall’oggi al domani”.

Gady ha aggiunto che ora l’Ucraina sta cercando di indebolire Mosca piuttosto che assicurarsi significativi progressi territoriali. Con le sue forze di terra bloccate dalle linee di difesa russe, l’Ucraina ha reagito con una raffica di attacchi di droni sul suolo russo, compresi obiettivi a Mosca, ma i risultati sono deludenti ed hanno causato danni minimi. Al contrario questi attacchi hanno fatto scattare le ritorsioni dei russi, l’ultima ieri sulla città ucraina settentrionale di Chernihiv, dove si contano sette morti e circa 150 feriti.