Questo è il dodicesimo (12) articolo in cui parliamo del Vicolo Francipane, abbiamo iniziato il 07 ottobre e siamo a domenica 11 dicembre.
E la munnizza sta sempre la; non vogliamo neppure dargli la dignità di chiamarli “rifiuti”, poichè i veri rifiuti sociali, sono quelli che ammorbano una zona turistica con gli scarti maleodoranti ed ingombranti della loro vita quotidiana.
Lo scorso 6 dicembre l’ultimo articolo, in cui si segnalava la presenza di un grosso televisore a tubo catodico abbandonato tra i rifiuti. Ebbene, ad oggi, il televisore risulta sempre lì, ovviamente ben contornato da rifiuti di vario genere, compresa una latta arruginata di olio e qualche lattina di Coca-Cola. Insomma, manca davvero soltanto un divanetto, e poi potrebbe tranquillamente diventare un luogo di ritrovo; se proprio vogliamo essere pignoli, data la presenza dell’olio, mancherebbe un cucinino, ma siamo sicuri che non tarderà ad arrivare per le feste natalizie.
Intanto, anche solo scrivere e ribadire la sconcertante situazione dell’ormai notissimo vicolo Francipane, “discarica a cielo aperto” da mesi, in pieno Centro Storico, non molto distante dalla sede degli Uffici del Giudice di Pace di Sciacca, sta diventando un qualcosa di semplicemente ridicolo. Non è tollerabile che l’amministrazione permetta una situazione simile a due passi dal Comune.
Arrivano proclami, rassicurazioni sull’operato dei vigili che avrebbero fatto fioccare diverse multe a cittadini sorpresi ad abbandonare rifiuti nella zona, ma il problema, da ottobre non si riesce a risolvere. A questo punto l’amministrazione deve scegliere cosa fare: o trova il modo definitivo per far cessare la discarca a cielo aperto, oppure istalla dei dignitosissimi cassoneti e la smette di tentare di imporre una volontà che evidentemente non ha la minima credibilità ed autorevolezza agli occhi dei cittadini più incivili.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.