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31 “vecchi” tank Abrams entro la fine del 2023 in Ucraina: Pentagono firma contratto da 27,1 milioni di dollari con General Dynamics Land Systems

Washington preme sull’acceleratore ed invece di inviare tank nuovi spedisce i vecchi ammodernati: ma secondo le previsioni non arriveranno prima della fine del 2023

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha firmato un contratto da 27,1 milioni di dollari con la società americana General Dynamics Land Systems (GDLS).  Malgrado l’Ukrainska Pravda abbia scritto che il contratto è per la “produzione” di carri armati M1A1 Abrams per Kiev, appare evidente che si tratta solo della modernizzazione e manutenzione dei vecchi carri armati prima di inviarli in Ucraina.

Il riammodernamento è reso evidente sia dal valore del contratto che dal fatto che il piano iniziale statunitense era quello di inviare nuovi M1A2 Abrams, per i quali però ci sarebbero voluti uno o due anni per l’assembleaggio e la consegna. Per questo, come anche riportato da Bloomberg, si è optato per riammodernare i più vecchi M1A1 in deposito, che secondo le previsioni dovrebbe permettere la consegna a Kiev in massimo 10 mesi.

In questo modo i tank dovrebbero arrivare a Kiev entro la fine del 2023, rispettando anche quanto dichiarato dalla portavoce del Pentagono Sabrina Singh: “Il nostro obiettivo è consegnarli in Ucraina entro la fine dell’anno. Queste sono le uniche date che posso dire ora”.

Ricordiamo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso a Kiev 31 carri armati americani, che malgrado non siano ancora arrivati in Ucraina hanno già una taglia da svariate decine di migliaia di euro da parte di Mosca e dei suoi sostenitori privati, cosa che li trasformerà in “bersagli privilegiati” appena arriveranno sul campo.