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34enne tenta di rubare dei cavi di rame ma muore folgorato


L’ennesimo furto di fili di rame ma questa volta finita in tragedia. Un 34enne, S.M. le sue iniziali, è morto folgorato mentre cercava di rubare dei cavi di rame.

È accaduto giovedì notte a Trapani in una cabina elettrica all’interno dell’ex area industriale di contrada Milo. La conferma dei fatti è arrivata dal complice O.F. Della vittima, che è stato denunciato per tentato furto aggravato e che ha racconto ai carabinieri quanto accaduto.

Di seguito il comunicato dei carabinieri.

“Nella giornata di giovedì i militari della Stazione Carabinieri di Borgo Annunziata denunciavano in stato di libertà per il reato di tentato furto aggravato O.F. trapanese cl.95.
Questi i fatti:
Nella mattinata i militari dell’Arma, a seguito di una telefonata pervenuta alla centrale operativa, intervenivano presso l’area dismessa ex “ASI” sita in Contrada Milo, poiché era stata segnalata la presenza di un uomo che giaceva al suolo esanime.

Giunti sul posto i Carabinieri constatavano l’effettiva presenza del cadavere di un uomo, successivamente identificato in S.M. trapanese classe 83, soggetto noto ai militari.

I rilievi, eseguiti da personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, e l’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale dell’ASP intervenuto sul posto, consentivano di risalire alle cause della morte: l’uomo, forse nella convinzione che il capannone non fosse più servito di corrente elettrica, nel tentativo di asportare dei fili elettrici in rame, rimaneva folgorato da una forte scossa.

I militari provvedevano all’immediata escussione di O.F., complice nel tentativo di furto e trovato anch’egli sul posto il quale, nel confermare la ricostruzione della vicenda, riferiva che durante la nottesi era recato insieme al malcapitato complice presso l’ex ASI con l’intento di rubare cavi di rame e, proprio nel tentativo di asportare i cavi elettrici da una cabina di trasformazione elettrica da 20.000 kilowatt, il S.M. rimaneva folgorato decedendo sul colpo nonostante i suoi tentativi di rianimarlo.

In virtù degli accertamenti esperiti O.F. veniva deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato.  A seguito dell’ispezione cadaverica, effettuata sul posto dal medico legale, la salma del giovane trentaquattrenne veniva invece restituita ai familiari”.