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56enne ai domiciliari esce da casa di pochi metri per porgere un cavo di luce ai muratori di una villa vicina e viene arrestato per evasione


Quando il troppo zelo, storpia! Un uomo agli arresti domiciliari, esce di casa di pochi metri per passare un cavo della corrente elettrica, a dei muratori di una casa attigua, ma in quel momento arriva la polizia e lo arresta per evasione.

È successo a Palma di Montechiaro, durante le demolizioni in contrada Ciotta di una villetta abusiva. Antonio Di Vincenzo, palmese, di 56 anni, abita in una villetta adiacente la villa che si stava demolendo, gli operai che vi stavano lavorando, hanno avuto bisogno della corrente elettrica e il Di Vincenzo, si è messo a disposizione passandogli un filo della luce. Ma per fare questo è uscito fuori del perimetro della sua abitazione di pochi metri, proprio nel momento in cui arrivava una pattuglia della polizia di stato, probabilmente per controllore l’andamento dei lavori.

Ai fini strettamente legali, il cinquantaseienne non avrebbe potuto e dovuto mettere piede fuori dalla sua abitazione e gli agenti in osservanza della legge – ma forse con troppo zelo – hanno arrestato l’uomo per evasione dalla detenzione dai domiciliari, portandolo al carcere Petrusa di Agrigento.

Su disposizione del sostituto procuratore di turno, che evidentemente ha analizzato il caso, Di Vincenzo, è stato rimesso ai domiciliari. Ma poche ore dopo, però, è arrivata – da parte dell’ufficio di Sorveglianza del tribunale – la revoca dei domiciliari e, dunque, è scattata la detenzione in carcere, con l’accompagnamento l’uomo alla casa circondariale di contrada Petrusa, dove dovrà scontare la pena che stava già scontando ai domiciliari.